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07/06/2012.Rsa, gara d’appalto record: 120 imprese

EMPIO Se non è un record poco ci manca. Ben centoventi imprese hanno partecipato alla gara d’appalto indetta dall’Asl di Olbia-Tempio per il completamento della Rsa (Residenza sanitaria assistita) di via Oschiri. I lavori della struttura, estremamente attesa dato che ha il compito di offrire risposte alternative al ricovero ospedaliero, là dove non è più possibile garantire l’assistenza sanitaria a domicilio, sono infatti fermi ormai dal 2007. Cinque anni fa l’Asl gallurese formalizzò, per grave ritardo nell’esecuzione e interruzione immotivata dei lavori, la risoluzione del contratto in danno dell’Emi srl di Eboli, l’impresa che avrebbe dovuto realizzare l’opera entro diciotto mesi dopo aver cominciato i lavori nel 2005. Ora il pallino passa nelle mani della commissione tecnica che dovrà valutare il possesso dei requisiti di ciascuna impresa che ha partecipato al bando. Piuttosto lungo e complicato finora, l’iter amministrativo che ha accompagnato sino a questo momento la realizzazione della struttura che prevedeva circa ottanta posti letto. Al momento della sospensione dei lavori nel 2007 era stato realizzato solamente il 45 per cento dell’opera. Del finanziamento originale di 4.131.655 euro ne erano rimasti a disposizione 2.270.000, cifra che è stata integrata all’inizio di quest’anno con un finanziamento Por Fesr di 1.600.000 di euro, che dovrebbe consentire il completamento della struttura. Una volta ultimata la procedura per la gara d’appalto, i lavori per terminare l’attesa opera dovrebbero riprendere già questa estate per concludersi entro il 2014. Centoventi ditte interessate alla gara rappresentano un numero eccezionale. In realtà alcune sono raggruppate in associazioni temporanee d’impresa, così le offerte pervenute sono “soltanto” sessanta. Ma questo la dice lunga sull’interesse che il mondo economico tempiese e più in generale gallurese ripone nell’ultimazione della Residenza sanitaria assistita, alla luce dello stato di crisi che ha colpito l’area e in particolare il settore dell’edilizia. Ma attenzione: non è solo l’industria del mattone ad avere grandi speranze: c’è anche un indotto fatto di tecnici di vari settori che ritiene di poter avere dei vantaggi dalla ripresa dei lavori in via Oschiri. Si calcola che si potrebbero creare tra i novanta e i cento posti di lavoro tra il cantiere veroi e proprio e le attività collegate in qualche modo. Una vera boccata d’ossigeno per un’economia con l’acqua alla gola.