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10/01/2012. Pochi dottori in ospedale

Il reparto di medicina all’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio è in sofferenza per i posti letti, già da mesi. Da qualche tempo, infatti, uomini e donne sono ricoverati nella stessa ala al quinto piano del nosocomio cittadino. Questo riduce notevolmente la disponibilità dei ricoveri andando a caricare il pronto soccorso, costretto ad aumentare il numero dei day ospital per le patologie meno gravi o ricercando un posto in un altro ospedale. Una situazione del genere è del tutto anacronistica. Anche altre strutture ospedaliere del nord Sardegna soffrono per la mancanza di posti letto. Quindi, molte volte, non sono in grado di ospitare tempestivamente i pazienti tempiesi. In molti sperano che questa sia solo una fase transitoria e che si ritorni alle disponibilità che il “Dettori” aveva un tempo per il reparto di medicina. Non si può rischiare che il presidio ospedaliero si trasformi in una sorta di poliambulatorio.

MANCANZA DI PERSONALE La causa dell’accorporamento dei degenti di medicina uomini e donne sembra si debba ricercare nella mancanza di personale. «Confido nel fatto che si rispettino i piano della programmazione della direzione della Asl – ha spiegato il primo cittadino di Tempio Romeo Frediani, tra l’altro presidente del distretto sanitario di Tempio – che prevede, a breve, la scadenza della selezione del personale medico e infermieristico». E il sindaco, ancora, continua e aggiunge: «Questo consentirà il potenziamento del reparto di medicina. E’ necessario che i due reparti vengano ripristinati».

CARDIOLOGIA Si sa, inoltre, che sono stati completati i lavori per il presidio di cardiologia che avrà vita a sè. Questo consentirà di fornire un servizio specifico e dare una valvola di sfogo all’altro reparto. «Anche qui – continua Frediani – confido molto sull’apertura dei posti per la cardiologia che, indubbiamente, alleggerirà il reparto di medicina ma i posti letto devono tornare comunque quelli che erano un tempo».

LA SOLUZIONE La soluzione, dunque, sembra chiara: ci vuole più personale per poter ritornare alla divisione del reparto. Uomini e donne sarebbero, così, di nuovo separati e i posti sarebbero maggiori. Assieme al potenziamento del personale, salverebbe l’emergenza medicina anche l’apertura del reparto di Cardiologia. I pazienti con problemi cardiaci non sarebbero più a carico del reparto più generico che cura diverse patologie e malattie.

RICERCA DI UN POSTO LIBERO Nel frattempo, quando non c’è disponibilità di un posto in città, si va alla disperata ricerca di uno nei presidi ospedalieri di Ozieri, La Maddalena, Olbia o addirittura Sassari. Questo comporterebbe disagi e spese per i familiari dei ricoverati. I trasferimenti obbligati, di recente, si stanno verificando sempre più di frequente.

Sebastiano Depperu