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10/01/2013.Saldi, affari magri e tanta amarezza

di Angelo Mavuli wTEMPIO «Sicuramente sono i saldi peggiori degli ultimi dieci anni». Ad affermarlo all’unisono sono i commercianti tempiesi, alle prese con una crisi economica senza precedenti. «“Male« è la seconda parola d’ordine di tutti indistintamente, alla domanda su come stiano andando i saldi. “Sto pensando seriamente – dice Luca Raineri tabaccaio sulla centralissima Via Roma superiore -, di mettere i saldi anche sulle sigarette, surclassate ormai dalla sigaretta elettronica». Una battuta, ovviamente, quella dell’ex calciatore del Tempio, oggi allenatore del Perfugas, che la dice lunga però sull’apatia con la quale i saldi sono stati accolti. Nel suo tabacchino, Raineri sta attuando i saldi nel settore merceologico, bigiotteria, borse, portafogli. «La gente – dice ancora l’ex calciatore -, entra, guarda, s’informa e va via nonostante gli sconti consistenti». Gli fa eco la moglie, Valentina Bulciolu, titolare dell’omonimo storico negozio di ottica, posto sempre in Via Roma di fronte al tabacchino. «Anche i saldi più corposi su occhiali di marche pregiate – dice la donna -, lasciano il cliente del tutto indifferente. Tantissimi invece, i potenziali clienti che si fermano però solo ad ammirare le vetrine». La maggior parte dei commercianti, pur accettando di parlare, chiede l’anonimato. I loro racconti, forse per deformazione professionale, sono però, sempre accompagnati da un sorriso, qualche volta da una battuta amara che nasconde obiettive difficoltà. Una negoziante con esercizio in corso Matteotti, dieci minuti prima delle tredici sta già abbassando le serrande. «Lo faccio – dice con un sorriso amaro -, per risparmiare sulla corrente. Dieci oggi, dieci domani, a fine anno è come se avessi servito otto, dieci buoni clienti». «Ho messo in vendita della merce – racconta un’altra esercente -, con uno sconto dell’ottanta per cento. Mi è stato chiesto un ulteriore sconto su un paio di bermuda che vendevo a sei euro! Ho preferito regalarli». Piccole storie, aneddoti, qualche cenno di protesta ma anche qualche “mea culpa”. «I saldi -, hanno detto diversi commercianti -, non sono più una novità. Ufficialmente sono cominciati ai primi di gennaio e dovrebbero finire il 5 marzo. Praticamente, però, tutti effettuiamo sconti da saldi durante tutto l’anno. Questo la gente lo capisce e si comporta di conseguenza. Tanto sa che ci troverà sempre “disposti” a calare il prezzo di partenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA