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11/01/2012.Nel palasport vincono solo ladri e vandali

TEMPIO. I fondi regionali per completarlo sono in arrivo, ma nel frattempo è stato ridotto in uno stato pietoso. Dell’incompiuto palazzetto, che dovrebbe diventare il fiore all’occhiello della Cittadella dello sport insieme allo stadio “Nino Manconi”, alle piscine comunali e ai campi da tennis, hanno fatto scempio vandali e ladri. E oggi il Comune procederà a una denuncia contro ignoti.
 Triste sorte per un opera che solo nel 2009, la giunta comunale di allora pensava di dare in gestione con la formula del “business plan”: l’aggiudicatario avrebbe dovuto curare, gestione, arredi e sistemi di sicurezza. Oltre gli eventi sportivi nella struttura polivalente erano previsti fiere, spettacoli, ricorrenze, concerti e, perché no?, le serate danzanti della sei giorni carnevalesca. Non si sa che fine abbia fatto quell’appalto, nel frattempo il palazzetto è caduto nell’oblio di tutti. O quasi: se ne sono ricordati i ladri, che hanno compiuto un lento ma inesorabile saccheggio, ed i vandali che sistematicamente hanno distrutto quanto restava.
 Oggi l’edificio, già brutto a vedersi, più simile ad una fabbrica dei primi ‘900 che ad un impianto polivalente, è diventato un sito pericoloso. Tutt’intorno ad esso, a parte le erbacce e i rifiuti di ogni genere (presenti anche diversi estintori ancora imballati) c’è un profondo fossato. Una volta era protetto da griglie, ma i ladri hanno portato via anche quelle. Inquietanti fenditure nei muri fanno pensare al cedimento del terreno sottostante.
 Amareggiato, quasi scoraggiato, l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Orecchioni, che ha dato ordine di chiudere e transennare l’intera area: «Circa un anno fa – racconta – ci eravamo dedicati con particolare attenzione a questa struttura. Attraverso l’Unione dei Comuni, sulla base di un preciso progetto di completamento, abbiamo chiesto ed ottenuto (per il momento solo sulla carta) dall’assessorato regionale alla pubblica istruzione un finanziamento di 260 mila euro, cui vanno aggiuti 85 mila euro di finanziamento del Comune. Credo che la somma possa essere sufficiente a completare l’opera».
 Orecchioni non si sbilancia sui tempi di attuazione: «Non dipendono da noi – dice – ma da una serie di adempimenti burocratici, primo fra tutti l’accredito del finanziamento regionale». E rivolge un appello ai cittadini perché abbiano il coraggio di segnalare i responsabili dello scempio. Oggi l’amministrazione presenterà ai carabinieri una dettagliata denuncia: «Si tratta – dice l’assessore- di beni pubblici che abbiamo il dovere di tutelare in ogni modo».