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13/03/2012.Nel carcere «a misura d’uomo» ora lavorano anche i detenuti

TEMPIO. Un cuoco, tre falegnami, un elettricista e diversi manovali. E’ la forza lavoro che, dall’inizio del mese, si occupa quotidianamente di allestire il nuovo carcere di Nuchis, la cui apertura viene annunciata e rinviato di mese in mese. I lavoratori sono tutti detenuti, che prestano la loro opera regolarmente pagati e in regola con i versamenti assicurativi e previdenziali. Una decina di persone che stanno arredando le celle e gli spazi comuni, ma anche effettuando quelle operazioni propedeutiche all’apertura della nuova casa circondariale. Ogni giorno lasciano la “Rotonda” di Tempio, accompagnati dalla polizia penitenziaria, per recarsi al lavoro. Un progetto, questo, che potrebbe essere ampliato una volta che Nuchis aprirà i battenti, con l’impiego degli “ospiti” negli opifici della zona che aderiranno alle richieste del Provveditorato regionale. Queste operazioni hanno però un’altra faccia della medaglia: essendo pochi gli agenti in servizio alla vecchia “Rotonda”, 17 detenuti sono stati smistati nelle carceri di Sassari e Alghero, in attesa che il ministero provveda a completare gli organici.
 Nelle prossime settimane saranno pubblicati gli interpelli, ovvero le richieste di trasferimento all’interno del corpo della polizia penitenziaria, e sono in molti, stando alle indiscrezioni, a voler prestare servizio in città. Nulla di ufficiale, comunque, perchè l’apertura della casa circondariale, secondo le disposizioni del Provveditorato regionale, è un evento coperto da misure si sicurezza. «L’inaugurazione – dicono al Provveditaorato, sarà invece un fatto pubblico, alla presenza del ministro guardasigilli».