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15/02/2012.«L’amministrazione diversifichi le aliquote secondo i redditi»

TEMPIO. Il Partito della Rifondazione comunista propone la diversificazione degli scaglioni e le aliquote delle fasce di reddito nell’adozione dei provvedimenti finanziari previsti dal decreto legge “Salva Italia”. La richiesta, diretta alle amministrazioni comunali e alla Regione è contenuta in un comunicato emesso dalla segreteria provinciale a firma di Giampiero Cannas: «Da tempo – scrive – le regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna ed Umbria applicano la progressione delle aliquote in base alle fasce di reddito. Cosa che invece non fa la Regione Sardegna che ha applicato sino all’anno scorso il massimo dell’aliquota per tutti i contribuenti (0,90 per cento). Dal primo gennaio, questa aliquota salita sino al minimo dell’1,23 per cento che dovrà essere innalzata retroattivamente per il 2011, viene applicata in forma indifferenziata senza tenere conto delle fasce reddituali».
 L’appello però è rivolto soprattutto alle amministrazioni comunali, alle quali Cannas propone di tener conto delle condizioni economiche di ciascuna famiglia e chiede che si pensi a tutelare le fasce più deboli articolando in cinque scaglioni l’addizionale comunale. «La proposta – dice ancora Cannas – è contenuta del resto nello stesso decreto “Salva Italia” nel rispetto del principio di progressività». Nel comunicato si fa un riferimento specifico all’Imu (ex Ici) per la quale Rifondazione comunista chiede che si tenga conto delle differenze di reddito e si applichino le stesse modalità consentite per l’addizionale comunale e regionale. (a.m.)