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16/02/2010 – Carrasciali: i volontari non bastano più

Tempio.

Ha disegnato Re Giorgio e dice: «Servono più tempo e professionalità»

Carrasciali: i volontari non bastano più

La ricetta di Federica Lucchesi per il rilancio della sei giorni

Martedì 16 febbraio 2010
L’artista toscana dal 2008 si occupa del Carnevale in qualità di direttrice artistica.
I l suo nome compare per due volte nell’albo d’oro del Carnevale di Viareggio. Federica Lucchesi ha realizzato carri allegorici che ormai sono entrati nella storia dei corsi mascherati italiani. Domenica ha ritirato l’ultimo premio della sua carriera di scenografa ed firmato da lei il Re Giorgio edizione 2010. Da due anni si occupa anche di Lu Carrasciali e sta cercando di dare nuova linfa ad una manifestazione che ha disperatamente bisogno di idee, passione, fantasia e professionalità. «Sento parlare del carnevale di Tempio – dice Federica Lucchesi – da quando ho iniziato a fare questo lavoro. La manifestazione ha un nome e una notorietà che sono già una garanzia. È la base di partenza per poter impostare una operazione di rilancio. Servono però due cose: un adeguato periodo di tempo per realizzare i carri allegorici e la presa d’atto della insufficienza del volontariato. È necessario un cambio di rotta su questi aspetti decisivi della organizzazione».
La Lucchesi, direttrice artistica del Caverne di Tempio dal 2008, ha lavorato insieme alle persone che hanno realizzato i carri allegorici. «Ci sono degli artigiani – dice la scenografa – che hanno tutti i numeri per poter diventare dei professionisti. Le potenzialità per uscire dal volontariato e andare verso una situazione interessante anche da punto di vista economico e occupazionale non mancano a Tempio. Ripeto, per sfruttarle bisogna pianificare con largo anticipo la realizzazione dei carri e trovare il tempo per curare le allegorie. Intanto posso dire che le mie indicazioni vengono accolte, è sufficiente spiegare a chi sta lavorando i vantaggi di un sistema nuovo per ottenete i risultati voluti».
L’intesa tra la Lucchesi e i gruppi di Tempio è stata dunque (faticosamente) raggiunta. È scattata la seconda fase del progetto affidato alla scenografa, forse quella più difficile.
«I contributi – aggiunge l’artista toscana – per questo tipo di manifestazioni sono stati tagliati ovunque. Le risorse vengono reperite attraverso sponsorizzazioni o in altri modi. Il tema vero, insisto, è quello della professionalità e del tempo impiegato per la preparazione dei carri».
ANDREA BUSIA