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17/01/2012. la rsa sarà pronta tra due anni

TEMPIO. La Rsa tempiese, il cui cantiere è fermo dai primi mesi del 2006, potrebbe essere completata entro la primavera del 2014. Lo afferma la direzione generale dell’Asl 2 commentando lo stato di totale abbandono nel quale versa la Residenza sanitaria assistita.
 La Rsa ha il compito di offrire risposte alternative al ricovero ospedaliero, quando non è più possibile garantire l’assistenza sanitaria nel domicilio del paziente. Per la struttura tempiese inoltre è prevista la realizzazione di un hospice, una struttura, cioè, in grado di fornire anche l’assistenza “di sollievo”, integrando l’erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore, a favore dei malati terminali.
 «La Asl di Olbia – dice un comunicato del’Asl – prevede di ripartire con i lavori entro la primavera di quest’anno e di poter entrare nel pieno possesso della struttura entro la primavera del 2014». Nel dicembre scorso, l’assessorato regionale alla Sanità e il direttore generale della Asl gallurese avevano firmato una convenzione per un finanziamento integrativo di un milione e seicento mila euro che, sommati ai due milioni e duecentosettanta mila euro ancora a disposizione dal primo finanziamento, dovrebbe consentire l’ultimazione di un struttura di cui nel territorio si sente sempre più l’esigenza.
 I lavori per la realizzazione della Rsa a Tempio avevano avuto inizio nel 2005 con un finanziamento di quattro milioni di euro concessi della legge 67 del 1988 sugli interventi di edilizia sanitaria. Ad aggiudicarseli era stata la ditta Emi srl di Eboli che avrebbe dovuto consegnare l’opera entro 18 mesi. Nella primavera del 2006 però, i lavori si fermarono improvvisamente e nel 2007 l’Azienda sanitaria formalizzò la risoluzione del contratto in danno dell’Emi per grave ritardo nell’esecuzione e interruzione immotivata dei lavori. A quel tempo risultava realizzato il 45 per cento dell’opera e restavano disponibili due milioni di euro. Oggi la struttura, in zona Mantelli, sulla direttrice per Oschiri, appare come lo scheletro un enorme e inquietante casermone. Tutt’attorno i resti di un cantiere abbandonato e all’interno, facilmente raggiungibile, perché non protetto da alcuna valida recinzione, il degrado assoluto. Nei quattro piani i segni anche recenti dei predatori di rame, presente negli impianti idrici, negli impianti elettrici e nei distributori d’ossigeno, ormai irrecuperabili e tutti da rifare. Pericolosissime le trombe vuote degli ascensori, senza alcuna barriera protettiva e accessibili a chiunque. Della struttura, qualche giorno fa si è interessata anche “Striscia la notizia” con la troupe di Cristian Cocco.