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17/03/2012.Al via l’appalto per la vecchia stazione

TEMPIO. C’è speranza che i finanziamenti del Pia – il piano integrato d’area della Regione – destinati a Tempio possano essere impiegati nelle opere cui erano destinati. Si tratta di 2,6 milioni di euro da ripartire nel recupero della Stazione Vecchia (500mila euro), altrettanti destinati al completamento del parcheggio in via Puchoz, sotto il viale della Fonte Nuova, mentre 400mila euro per interventi di valorizzazione del Limbara.
 Un milione e 200mila euro servirenno invece per il completamento dei lavori di restauro degli edifici e la messa in sicurezza delle strutture murarie della ex caserma «Fadda».
 «Sono opere che, patto di stabilità permettendo, nel corso dei prossimi mesi vedranno l’inizio dei lavori» annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Orecchioni. In dirittura d’arrivo risulta la conclusione del succitato parcheggio, già affidato in appalto.
 «Il primo cantiere a partire – informa l’assessore – sarà quello in Via Puchoz, dove sono in via di definizione tutte le procedure per l’affidamento dei lavori. A seguire si procederà con la Vecchia Stazione e la Ex Fadda, le cui procedure per l’affidamento dei lavori in appalto non sono ancora concluse. Le buste di partecipazione alla gara finora pervenute sono numerossime». Occorre ricordare che la Vecchia Stazione diventerà un centro culturale, esteso alla ex sede della biblioteca civica.
 Un discorso tutto nuovo è quello relativo alla valorizzazione del Limbara. Destinati originariamente all’ampliamento e alla dotazione di servizi aggiuntivi, fra cui una piscina, dell’hotel Limbara (ex Curadureddhu), i 400mila euro sono stati dirottati dall’attuale amministrazione comunale, con una rimodulazione del Pia concesso dalla Regione, alla ristrutturazione dell’ex incubatoio delle trote, sempre in località Curadureddhu, destinato a divenire un centro di educazione ambientale. Il dirottamento del suddetto finanziamento non aveva mancato di suscitare le proteste degli ex amministratori finiti ora nei banchi della minoranza, preoccupati del mancato sviluppo turistico del Limbara condizionato dall’insufficienza di strutture ricettive, a fronte di un ambiguo centro di educazione ambientale. (t.b.)