Torna Indietro           

18/03/2010 – Dori Ghezzi al «Dettori» ricorda Fernanda Pivano «È stata un amica vera»

TEMPIO. «La Pivano? Un caratterino, di cui era però consapevole. Ma era una donna intelligente, armonica, giovanile e autoironica». Dori Ghezzi sintetizza in questi termini il ritratto di Fernanda Pivano, rispondendo ad una studentessa che chiedeva informazioni sulla scrittrice. Una donna impegnata, ricorda Dori Ghezzi, giornalista, scrittrice, traduttrice dall’americano e divulgatrice delle opere dei poeti della Beat generation. Soprattutto dell’Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Master, da cui il marito Fabrizio De André aveva tratto il disco «Non al denaro, no all’amore né al cielo». L’occasione era data da un incontro nell’aula magna del liceo «Dettori» fra gli studenti e Dori Ghezzi da titolo «Ripensando Faber» dedicata all’opera e al pensiero del cantautore genovese, vissuto a lungo nella campagna tempiese. Dori Ghezzi doveva esser intervistata dai giovani giovanisulla figura della Pivano, scomparsa da poco, grande amica e sodale di Fabrizio e quindi anche di lei. E così ieri è stato. Per ricrearne l’atmosfera alcuni studenti hanno ricantato le stesse canzoni presentate in quella occasione ed altri hanno invece sintetizzato le relazioni tenute allora sui temi della poetica, del senso religioso, dell’amore e del pensiero politico di Fabrizio De André. Ed ecco la Pivano secondo Dori Ghezzi. «L’ho conosciuta – racconta – molto tempo tempo dopo che Fabrizio aveva pubblicato il disco con le canzoni ispirate all’Antologia di Spoon River tradotta e fatta conoscere in Italia da Fernanda. Nel frattempo il loro rapporto, per motivi di lontananza dai rispettivi luoghi di residenza, si era diradato. In seguito, dopo un incontro nel corso di una manifestazione di carattere politico culturale, è ripreso intensissimo. Ed ecco così anche il mio rapporto, anch’esso intensissimo fino alla scomparsa di Fernanda». E a questo punto Dori Ghezzi accenna, non senza ironia, al rapporto non non indulgente della Pivano con le donne, da lei ritenute responsabili della loro condizione di sudditanza dagli uomini. «Eppure – aggiunge – Nanda non è mai stata femminista, convinta che ciascuna donna possedeva gli strumenti per emanciparsi senza passare attraverso alcun movimento». Fabrizio De Andrè e Fernanda Pivano, dopo Spoon River, avevano lavorato insieme su altri progetti? «Nessun progetto, solo un intenso sodalizio di carattere civile» è la risposta di Dori Ghezzi. La quale insiste appunto sulle passioni civili della Pivano, dell’intensità dell’amicizia con grandi scrittori e poeti come Hemingway e delle sue battaglie per i grandi principi di libertà e uguaglianza per le quali è stata anche incarcerata.

 

Tonio Biosa

 

Tonio Biosa

TEMPIO. «La Pivano? Un caratterino, di cui era però consapevole. Ma era una donna intelligente, armonica, giovanile e autoironica». Dori Ghezzi sintetizza in questi termini il ritratto di Fernanda Pivano, rispondendo ad una studentessa che chiedeva informazioni sulla scrittrice.  Una donna impegnata, ricorda Dori Ghezzi, giornalista, scrittrice, traduttrice dall’americano e divulgatrice delle opere dei poeti della Beat generation. Soprattutto dell’Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Master, da cui il marito Fabrizio De André aveva tratto il disco «Non al denaro, no all’amore né al cielo». L’occasione era data da un incontro nell’aula magna del liceo «Dettori» fra gli studenti e Dori Ghezzi da titolo «Ripensando Faber» dedicata all’opera e al pensiero del cantautore genovese, vissuto a lungo nella campagna tempiese.  Dori Ghezzi doveva esser intervistata dai giovani giovanisulla figura della Pivano, scomparsa da poco, grande amica e sodale di Fabrizio e quindi anche di lei. E così ieri è stato. Per ricrearne l’atmosfera alcuni studenti hanno ricantato le stesse canzoni presentate in quella occasione ed altri hanno invece sintetizzato le relazioni tenute allora sui temi della poetica, del senso religioso, dell’amore e del pensiero politico di Fabrizio De André. Ed ecco la Pivano secondo Dori Ghezzi. «L’ho conosciuta – racconta – molto tempo tempo dopo che Fabrizio aveva pubblicato il disco con le canzoni ispirate all’Antologia di Spoon River tradotta e fatta conoscere in Italia da Fernanda. Nel frattempo il loro rapporto, per motivi di lontananza dai rispettivi luoghi di residenza, si era diradato. In seguito, dopo un incontro nel corso di una manifestazione di carattere politico culturale, è ripreso intensissimo. Ed ecco così anche il mio rapporto, anch’esso intensissimo fino alla scomparsa di Fernanda». E a questo punto Dori Ghezzi accenna, non senza ironia, al rapporto non non indulgente della Pivano con le donne, da lei ritenute responsabili della loro condizione di sudditanza dagli uomini. «Eppure – aggiunge – Nanda non è mai stata femminista, convinta che ciascuna donna possedeva gli strumenti per emanciparsi senza passare attraverso alcun movimento».  Fabrizio De Andrè e Fernanda Pivano, dopo Spoon River, avevano lavorato insieme su altri progetti? «Nessun progetto, solo un intenso sodalizio di carattere civile» è la risposta di Dori Ghezzi. La quale insiste appunto sulle passioni civili della Pivano, dell’intensità dell’amicizia con grandi scrittori e poeti come Hemingway e delle sue battaglie per i grandi principi di libertà e uguaglianza per le quali è stata anche incarcerata.