Torna Indietro           

19/05/2012.Un bilancio da 14 milioni per l’Unione dei Comuni

di Tonio Biosa wTEMPIO Quattordici milioni d’euro, tanti in entrata ed altrettanti in uscita, come indica la norma. E’ questa la cifra finale del bilancio di previsione per l’anno amministrativo in corso dell’Unione di comuni “Alta Gallura”. Il documento programmatico è stato prima illustrato e quindi approvato l’altra sera nel corso dell’assemblea dei sindaci dei comuni costituenti l’Unione- ovvero Tempio, Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luras, Luogosanto e Santa Teresa, e presieduta dal sindaco di Calangianus Antonio Scano, presidente di turno dell’Unione, coadiuvato dal direttore amministrativo Franca Murgia. Il grosso dell’impegno finanziario dell’ente sovracomunale, intorno ai dieci milioni, ricade sul settore ambientale. E’ l’Unione infatti a gestire, attraverso la Gesenu, la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei comuni sopraindicati e quindi l’impianto integrato di igiene urbana di Parapinta, accanto alla Zona Industriale in territorio di Tempio, dove confluiscono e subiscono un primo trattamento i rifiuti provenienti anche da centri della Bassa Valle del Coghinas e dell’Anglona. «Un settore, quello ambientale, di rilevante importanza che principalmente con la raccolta differenziata ha raggiunto dei buoni livelli che è doveroso quanto meno mantenere» ha osservato il presidente Scano. La parte restante dei fondi in bilancio è destinata principalmente alla gestione del porto turistico di Isola Rossa. Un porto che, in vista della stagione nautica ,sta per uscire da un intervento di riorganizzazione e potenziamento dei servizi offerti, e quindi ad una serie di altre attività svolte dall’Unione nell’espletamento delle sue funzioni come la formazione di personale in diversi campi e la sistemazione e manutenzione di strade di campagna. «E’ un bilancio ridotto all’osso- ha spiegato ancora Antonio Scano -. Gravano infatti i tagli nei trasferimenti di fondi da parte della Regione, alle prese a sua volta con i tagli dello Stato. Pesa inoltre la mancata o tardiva riscossione di crediti vantati dall’Unione nei confronti di comuni ed altri enti, in primis Abbanoa, che utilizzano gli impianti di depurazione di Parapinta che è molto costoso far funzionare».