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23/03/2010 – Al Comune la dimora di Giulio Cossu

Al Comune la dimora di Giulio Cossu

Tonio Biosa

TEMPIO. È entrata definitivamente a far parte del patrimonio comunale la dimora del professor Giulio Cossu, insigne figura della realtà culturale cittadina di questi ultimi decenni, scomparso nel gennaio di tre anni fa. E stata donata dagli eredi alla comunità tempiese. L’altro ieri il suo passaggio dai beni della famiglia a quelli pubblici è stato formalizzato in municipio da un atto predisposto dal dirigente generale del Comune, Mario Carta, e sottoscritto dagli eredi Quargnenti-Lissia (nipoti dello scrittore) e dal vicesindaco Angela Masu. Quella residenza nell’insigne palazzo di famiglia affacciato su via Roma e noto come «Palazzo Sanguinetti», dal nome del mercante genovese che agli albori del Novecento lo realizzò, sarà destinata ad attività culturali, specie alla valorizzazione e alla promozione dell’arte poetica e letteraria in lingua gallurese. Della quale il professor Cossu, in qualità di scrittore e critico, è stato l’icona nel corso corso del secondo cinquantennio del Novecento. Con studi di lettere classiche prima all’università di Firenze e quindi presso quella di Cagliari, con sede temporanea a Macomer – come amava precisare – a causa dei bombardamenti del capoluogo sardo durante la seconda guerra mondiale, dove conseguì la laurea, il professor Giulio Cossu insegnò a lungo nel ginnasio-liceo cittadino. Ma in quanto poeta e narratore, curatore di antologie di poeti galluresi, dispensatore di lezioni private a generazioni di studenti liceali e universitari, egli fece divenire la sua residenza affacciata sul corso cittadino una sorta di tempio della cultura, classica e etnica. Una funzione che gli eredi, con la donazione, hanno voluto che perdurasse nel tempo. E che si spera possa esser rinverdita, con un’adeguata e continuata azione, dagli amministratori della città.