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25/03/2012.Padre Cantalamessa, la forza del carisma

TEMPIO. Una folla strabocchevole, arrivata in pullman anche da altri centri della Gallura, ha accolto padre Raniero Cantalamessa, predicatore del Papa, studioso illustre e volto noto della televisione italiana dove cura diverse rubriche religiose. Due gli appuntamenti fissati per il religioso dai parroci di San Pietro e San Giuseppe in occasione della sua breve permanenza in città: prima la messa in cattedrale, quindi la catechesi nella più capiente chiesa parrocchiale di San Giuseppe, all’esterno della quale erano stati allestiti diversi gazebo e un maxischermo.
 Padre Cantalamessa, accolto da un applauso fragoroso dei fedeli che già un’ora prima sull’orario previsto avevano gremito il tempio, ha fatto il suo ingresso accompagnato dal vescovo Sebastiano Sanguinetti, che qualche ora prima lo aveva ricevuto in episcopio. Lo stesso vescovo ha assistito, dalla sua cattedra, alla celebrazione presieduta dal frate e concelebrata dai parroci di diversi centri della diocesi. Apprezzata e commentata favorevolmente l’omelia di padre Cantalamessa, proposta, come è suo costume anche sul piccolo schermo, con molta modestia ma al tempo stesso con grande forza e carisma. Dedicata a “Dio Padre”, ha invitato tutti, sacerdoti compresi, a riconsiderare la figura di Dio non come vendicatore o giustiziere, ma come padre, dando a questo termine il suo significato più ampio.
 Al termine del sacro rito, don Antonio Tamponi, parroco della cattedrale e artefice dell’evento, ha presentato al frate il sindaco di Tempio e gli altri amministratori comunali che in prima file avevano assistito alla messa.
 Poi, nella gremitissima chiesa di San Giuseppe, si è svolta la catechesi del frate, che ha preso in esame l’episodio raccontato nei vangeli di Matteo e Marco, quando Gesù si ritirò nel deserto per quaranta giorni subendo le tentazioni di Satana. «Tentazioni ancora oggi attualissime – ha detto padre Cantalamessa, prendendo spunti da costumi ed eventi quotidiani -, che ogni buon cristiano deve con l’aiuto delle fede, allontanare». Il frate, molto schivo, ha risposto con dei sorrisi agli applausi del pubblico, letteralmente affascinato, e con molta naturalezza, con il gesto, ha invitato i fedeli ad indirizzarli non a lui ma al grande crocefisso alle sue spalle. (a.m.)