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26/02/2012.«Rinaggiu sia resa subito fruibile da tutti»

TEMPIO. «Qualunque sia la decisione che la giunta Frediani intenderà adottare su Rinaggiu dopo la decisione del Tar, come primo atto si chiede che le fonti, il parco e l’intero compendio siano subito restituiti alla libera fruizione della città». La richiesta è contenuta in un documento redatto dal comitato civico “Essere cittadini” al termine di una assemblea per il rinnovo delle cariche sociali (con Paolo Sanna nuovo coordinatore al posto di Maria Antonietta Pirrigheddu e Marco Pampiro vice). Oltre che di Rinaggiu, sul tavolo anche raccolta differenziata e impianto di compostaggio di Parapinta.
 Il comitato chiede tra l’altro la rimozione immediata del portale in granito e di tutti gli ostacoli che fisicamente impediscono alle persone e ai mezzi di arrivare alle fonti; e il ripristino immediato anche delle fonti a valle, trasformate oggi in una discarica. Il portale del quale il gruppo “Essere cittadini” chiede oggi la rimozione (e la ricollocazione nel sito originario all’ingresso della città, sulla Tempio Sassari, di fronte a Rinaghjeddhu) fu oggetto 12 anni fa, di un’aspra polemica fra la città e l’allora amministrazione comunale retta dal sindaco Tonino Dibeltulu, che stabilì di far pagare l’ingresso alla fonti con un biglietto di poche lire. “L’apartheid”, come qualcuno allora definì quella misura che prevedeva un biglietto giallo per i residenti e rosso per i forestieri, ebbe però breve durata e si autoestinse per mancanza di visitatori. Quel muro infatti, allontanò per sempre la gente dalla sue fonti sino ad arrivare all’abbandono di oggi. Il comitato (che chiede anche la pulizia e il ripristino del parco alberato circostante, la piantumazione di nuovi alberi, la sostituzione di quelli abbattuti ed un efficace servizio di custodia), intende rivitalizzare le fonti e renderle, come una volta, meta ambita di salubri passeggiate e divertenti scampagnate festive. Sulla differenziata si chiede all’amministrazione di adoperarsi per una pressante campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e l’adozione di pesanti sanzioni nei confronti dei trasgressori. Sotto la lente d’ingrandimento anche l’impianto di Parapinta per il compostaggio della frazione umida «della cui ristrutturazione tante volte promessa ci piacerebbe avere notizie». La prossima assemblea è il 9 marzo.