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27/02/2010 – Teatro tenda inchiesta dei finanzieri

Tempio

Teatro tenda inchiesta dei finanzieri

Sabato 27 febbraio 2010
L a Guardia di Finanza indaga (e archivia), il centrosinistra protesta e il Comune paga. È questa la sintesi del pasticcio Teatro Tenda che ha visto anche un incursione dei militari delle Fiamme Gialle. Una volta smantellata la tensostruttura, nel grande piazzale della Pischinaccia è rimasta una piattaforma in cemento industriale. L’opera è stata acquisita al patrimonio comunale ed è costata circa 50mila euro. Dalle casse del municipio sono usciti 20mila euro ai quali vanno aggiunti i 30mila euro di canoni per l’occupazione del suolo pubblico, soldi che la società proprietaria del Teatro Tenda non deve versare. Il debito è stato cancellato dal Municipio a titolo compensantivo. Ora la vecchia piattaforma è un bene di proprietà comunale, in cambio la società che occupava lo spazio della Pischinaccia ha incassato la cancellazione dei suoi debiti e in più 20mila euro.
La questione, dal punto di vista giudiziario, è chiusa. I finanzieri hanno esaminato le perizie firmate da due tecnici, un dipendente comunale e un professionista.Non sono state rilevate anomalie. Resta però aperta la questione politica. La vicenda nasce da una interrogazione dei consiglieri di opposizione Vittorio Masu e Gerolamo Balata.
«Ovviamente non entro nel merito delle indagini – dice Masu – dico soltanto che l’acquisizione di un’opera che probabilmente dovrà essere eliminata mi lascia perplesso. Perchè ai costi già sostenuti dal Comune bisognerà aggiungere quelli per la riqualificazione».
A. B.