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28/02/2012.Carabinieri, la caserma cade a pezzi

TEMPIO. Dopo 189 anni Tempio rischia di perdere la Compagnia dei carabinieri. La notizia è trapelata dopo che, nei giorni scorsi, il capitano Giovanni Bartolacci ha incontrato il sindaco per informarlo delle precarie condizioni della caserma di viale don Sturzo (sede di compagnia e di stazione) e per chiedere un altro stabile. I sopralluoghi in diversi edifici vuoti della città, subito effettuati da personale del Comune con l’ufficiale e ad alcuni suoi uomini, non avrebbero dato i risultati sperati. Sono infatti risultati inadeguati, per diversi motivi, il vecchio ospedale di via Olbia, l’ex pretura di via Monti Masa, anche se restaurata e inutilizzata, e l’ala del palazzo Pes-Villamarina di piazza Brigata Sassari, ormai chiusa da tempo.
 Ora comincia una corsa contro il tempo per evitare che la compagnia possa essere trasferita altrove. In zona, la località più idonea ad ospitarla potrebbe essere Calangianus, dove qualche anno fa è stata inaugurata una bellissima e funzionale caserma. In viale don Sturzo il riserbo è totale e, all’infuori della conferma dei sopralluoghi della scorsa settimana, non trapela null’altro.
 La richiesta di una nuova sede non giunge comunque nuova nel palazzo di piazza Gallura. Già da tempo i militari avevano segnalato in Comune l’inadeguatezza dei locali e le carenze che il palazzo, costruito circa 40 anni fa presentava quotidianamente. A far precipitare le cose in quest’ultimo mese sono stati una serie di eventi che hanno indotto il comandante ad accelerare i tempi per una nuova sede: il crollo di un controsoffitto, causato pare dalle infiltrazioni d’acqua (i militari lavorano sotto enormi teli di plastica), il sollevamento del pavimento in alcuni punti della sala mensa, l’inadeguatezza delle finestre e, proprio ieri, il crollo vicino all’ingresso di alcuni pezzi del cornicione.
 Il problema non è di facile soluzione. Perché anche il commissariato di pubblica sicurezza e la polizia stradale di via Demuro, così come l’ispettorato forestale di viale Kennedy, ospitati in appartamenti obsoleti e inadeguati, hanno recentemente chiesto nuovi locali. Il primo rischia la soppressione, il decondo potrebbe trasferirsi ad Olbia. Forse è il momento di fare qualcosa. (a.m.)