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31/01/2012. Scuole, salta la fusione

Si preannunciava come una battaglia tra operatori della scuola e politici locali, l’assemblea organizzata dall’amministrazione comunale di Tempio per parlare dei piani di dimensionamento delle scuole cittadine. Ma ci ha pensato l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Giovanni Pileri a portare in città il trattato di pace.

LA CONTESA La questione era quella ridimensionamento scolastico. Motivo del contendere la proposta di scorporamento di un corso del liceo “Dettori”, quello di Scienze umane, in favore dell’Artistico “De Andrè” che vedrebbe salva autonomia e presidenza. «Era solo una proposta e come tale – ha sostenuto Pileri – era da condividere e analizzare. Sono uno che non impone niente ma che vuole il bene del territorio». Il mosaico per ora è saltato.

IL FUTURO Il “Dettori” non perderà pezzi. E L’Artistico? Lo spiega Pileri: «Per il De Andrè chiederemo al ministero la proroga dell’entrata in vigore delle leggi che tagliano le identità alle scuole». In poche parole: il “De Andrè” ha più di 300 studenti che bastano per mantenere l’autonomia ma non per avere la presidenza (ce ne vogliono 400). Il piano di “mutuo soccorso” è fallito e si cerca la soluzione alternativa. Se il Ministero non concede la proroga? Tutto da rifare o potrebbe tornare in ballo l’ipotesi di travaso degli studenti.

I PRESIDI Per la dirigente scolastica del liceo artistico, Maria Chiara Demuro: «C’ è molta disinformazione in giro. Con questa scelta l’assessore aveva l’intenzione di salvaguardare il territorio. Ora chiediamo un interesse maggiore per l’eventuale proroga dal Ministero». «Se ci avessero tolto un corso – ha invece detto Franco Marras, preside del “Dettori” – avrebbero solo messo in piedi due istituzioni precarie per numero di studenti, soggette a futuri tagli».

LE ALTRE SCUOLE Il ridimensionamento scolastico in città non riguarda solo il Dettori e il De Andrè. A spiegarlo è stato il vicesindaco Gianni Monteduro: «Sorgeranno due istituti comprensivi ai quali apparterranno le classi dalla scuola materna alle medie. In questo modo siamo riusciti a evitare di tagliare tutti i posti di lavoro con l’aumento di un’unità tra i collaboratori». Inoltre: «L’Istituto Ferracciu e il tecnico Pes si fonderanno dando vita ad un polo tecnico che manterrà il doppio nome con la presidenza al Pes, l’unico che ha i numeri per mantenerla».

LA DISCUSSIONE L’incontro, nei locali dell’Ufficio turistico di piazza Mercato, è stato molto partecipato. La sala era gremita, solo moltissimi posti in piedi. Erano studenti, famiglie, docenti, collaboratori scolastici, amministratori, rappresentanti sindacali e dirigenti scolastici. Tutti preoccupati per il futuro dei propri figli e dei loro posti di lavoro.

Sebastiano Depperu