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31/01/2012.«Un istituto tecnico per l’Alta Gallura»

TEMPIO. Un Istituto tecnico di istruzione superiore in alta Gallura, potrebbe consentire di mettere al sicuro dalla scure delle riforme governative, alcuni istituti attualmente in sofferenza numerica di studenti. Il progetto che verrà messo a punto nei prossimi giorni, è stato anticipato da Giovanni Pileri, assessore alla Pubblica istruzione della provincia Olbia Tempio.
 L’assessore lo ha reso noto durante un incontro tecnico, fra dirigenti scolastici tempiesi convocati per discutere del ventilato scorporo del Liceo Classico Dettori a favore del Liceo artistico De Andrè. Nella stessa riunione, l’assessore ha comunicato che per il momento lo scorporo del Dettori non verrà attuato e che per il De Andrè si chiederà, per l’anno scolastico 2012-2013, una proroga ai numeri voluti dalla riforma.
 Nei giorni scorsi sulla decisione di scorporare il Dettori a favore del De Andrè si era aperta una dura polemica soprattutto a livello politico. Franco Marras, dirigente del Dettori, nel comunicare ai media l’imminente decisione,aveva parlato di “esproprio proletario”, accusando in particolare il sindaco e il vice sindaco di «avere tramato alle spalle dell’Istituto per interessi di bottega, che prevaricavano i diritti della città e del territorio». Altrettanto pesante era stata la risposta di Gianni Monteduro che aveva accusato il dirigente di avere disertato tutti i tavoli di concertazione durante i quali si era pianificato il dimensionamento. «Abbiamo lavorato – scriveva fra l’altro Monteduro – nell’interesse della scuola e del territorio, confrontandoci con ben undici amministrazioni comunali».
 «Evidentemente – rispondeva piccata Anna Paola Aisoni, consigliere comunale di minoranza per la Lista civica per Tempio – Monteduro ha dimenticato di consultare il proprio comune, visto che anche i consiglieri di maggioranza non erano al corrente di quanto stava accadendo».
 A Monteduro che nel suo comunicato addebitava la decisione dello scorporo alla giunta provinciale, rispondeva il presidente della provincia, Fedele Sanciu. «La richiesta dello scorporo, diceva, è arrivata da Tempio». Più cauta Maria Chiara Demuro, dirigente dell’artistico che sosteneva la necessità di un “mutuo soccorso” per salvare l’Istituto. Ieri il tutto è stato ridimensionato, dopo l’intervento chiarificatore della provincia.