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Ospedale Paolo Dettori, la commissione sanità rassicura la città: al lavoro per invertire la rotta

 

 

 

 

Lunedì la commissione regionale Sanità presieduta dall’Onorevole Domenico Gallus si è presentata all’Ospedale Paolo Dettori per conoscere e toccare con mano le gravi problematiche che affliggono il presidio ospedaliero che serve un bacino di utenza di 45.000 abitanti che schizza in estate verso l’alto toccando picchi di 700 mila presenze. Un incontro volto ad affrontare le problematicità, il graduale svuotamento delle funzioni del presidio, le decisioni non razionali e le inefficienze ma anche a sottolineare i punti di forza, la presenza di professionalità importanti spesso demansionate e il congelamento di servizi fondamentali che con qualche semplice accortezza potrebbero fare la differenza.

 

Ad attendere ed accompagnare la commissione c’erano tutti. Dai vertici della politica cittadina, il Vice Sindaco Gianni Addis, il delegato alla Sanità Giuseppe Pirinu la giunta comunale e l’attuale Assessore Regionale alla Cultura e Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu che ha fatto gli onori di casa, ai vertici dell’Ats e dell’Assl di Olbia. Dai medici e paramedici dell’Ospedale ai cittadini del Comitato Abali Basta, consapevoli oramai da tempo dei continui rischi cui è sottoposta la popolazione del territorio e le sue fasce deboli a seguito dello smantellamento dei vari reparti e delle gravi ricadute sociali cui stiamo assistendo che potrebbero dare un colpo mortale al futuro di questa comunità.

 

In apertura di seduta, tenutasi in forma ufficiale, l’ex Sindaco Biancareddu ha illustrato la parabola discendente dell’ospedale ed elencato le decisioni assurde e le lunghe battaglie per contrastarle, condotte insieme al comitato nei confronti dei vertici della Sanità ed in particolare dell’Ex Assessore Arru e del manager Moirano arrivando al paradosso di rivolgersi al prefetto per essere ascoltati. “ E’ stato fatto un grave danno a quest’ospedale ma la struttura, sofferente e zoppicante, continua ad andare avanti anche per l’abnegazione di molti medici. Occorre invertire la rotta e dare nuova linfa vitale al presidio”.

 

A seguire uno dei portavoce del Comitato Abali Basta, Alessandro Cordella, che ha rappresentato ai commissari regionali, attraverso la lettura di un corposo ed esaustivo documento, tutte le criticità che stanno penalizzando l’ospedale tempiese e il vuoto di assistenza che si sta creando in un territorio disagiato, mal servito dal trasporto pubblico, caratterizzato da un importante invecchiamento della popolazione e da una consistente crisi del tessuto economico. Perché all’Ospedale di Tempio non si partorisce più. Il Pronto soccorso non esiste più. Diversi reparti non hanno più un primario e l’unica struttura complessa è quella dell’Otorino. Un depauperamento continuo che ha portato alla situazione attuale.

 

Ad intervenire anche i responsabili dei reparti, il medico Mauro Pianezzi insieme ai suoi colleghi Corrado Bozzo, Elio Tamponi, Pasquale Bulciolu, Ottaviano Contu, Pier Luigi Bellu e Luigi Presenti che hanno sottolineato le criticità dei reparti, sia in termini di personale, di macchinari a disposizioni, e di inefficienze organizzative e decisioni incomprensibili che hanno portato allo svuotamento di funzioni che non portano al risparmio ma al disservizio per l’utenza, sia in termini di cose che si potrebbero fare e non è consentito loro fare senza dimenticare di sottolineare i punti di forza e la soddisfazione che fa la differenza tra chi fa parte di un reparto che non è stato smantellato e chi deve invece fare i conti con tagli fatti a volte senza una logica chiara.

 

Il Presidente Domenico Gallus, dopo aver ascoltato tutte le rappresentanze locali, ha sottolineato come i problemi che attanagliano i vari presidi siano simili e ha manifestato la sua vicinanza al comitato Abali Basta poiché lui stesso a Ghilarza si è fatto promotore di un movimento a difesa della sanità. Dopo aver riassunto quanto appreso ha rassicurato la città “L’Ospedale di Tempio non chiuderà. Per il punto Nascita verrà chiesta una deroga. Per quanto riguarda i reparti dobbiamo lavorare per invertire la rotta e perché questo Ospedale torni ad essere un punto di riferimento per il territorio che gli ruota intorno”.

Il Vicesindaco Gianni Addis ha sottolineato il clima pacato, responsabile e propositivo messo in atto da tutti gli interventi, animati dal comune intendimento di operare a favore di una comunità che reclama a gran voce una riforma sanitaria adeguata ai bisogni della collettività ed in particolare delle fasce più deboli.