La chiesa di Santa Croce, sorge accanto alla Cattedrale. Lo stesso campanile della cattedrale, eretto tra la fine del XV secolo e gli inizi di quello successivo, fanno un corpo unico con Santa Croce. Dalla stessa cattedrale può essere raggiunta attraverso una porticina a sinistra del presbiterio.
E’ antichissima, forse anteriore alla stessa cattedrale, e comunque coeva con la Chiesa del Rosario.Lo dimostra la roccia lasciata affiorante dopo il recente restauro, che porta scolpita la lettera greca Y (gamma), che indica il numero 3, le Tre persone della Santissima Trinità. Questa roccia era la pietra d’altare; ricorda Cristo-Roccia-Testata d’angolo, su cui è fondata la chiesa.
Costruita in stile romanico, è stata riadattata nel XVI secolo con una volta a botte in cotto. Sulla facciata si può ammirare una lapide in marmo, datata 1830, dove è raffigurata la Confraternita di Santa Croce, che veniva ospitata in questa chiesa. Era una chiesa importante, economicamente indipendente . I confratelli indossavano un mantello bianco col cappuccio che si calavano sul volto; affiliati all’Arciconfraternita del Gonfalone istituita a Roma, come tali godevano di privilegi che il Papa Gregorio XIII aveva accordato con bolla del 1581. La Confraternita manifestava la sua autonomia dal clero attraverso manifestazioni collaterali di carattere popolare, come le cerimonie della Settimana Santa, il teatro religioso, le processioni, le feste popolari nei centri abitati e nelle chiese campestri, ma anche l’assistenza ai poveri, ai malati, ai carcerati e dirimendo le controversie tra famiglie rivali. I membri della Confraternita svolgevano nella comunità civile e religiosa tempiese un ruolo molto importante. La particolarità della confraternita consisteva nel riproporre una simbologia ed una attività culturale e religiosa già appartenuta ai Templari, e come l’ordine dei Templari fu sciolta d’autorità dalla chiesa. Infatti il 21 dicembre 1813 il Vescovo Mons. Paradiso soppresse la Confraternita del SS. Crocifisso per l’eccessiva autonomia che essa manifestava nei confronti delle disposizioni della Chiesa. Da questa data la chiesa subisce un lento degrado, di fatto abbandonata e progressivamente declassata a oratorio, cioè in edificio religioso in funzione sussidiaria alla cattedrale. In questa chiesa, perché la più grande, si riunirono i nobili di Tempio col clero il 29 aprile 1679 per decidere sull’erigendo Monastero delle Clarisse Cappuccine.
Sulla destra conserva una nicchia in legno di noce che rappresenta la deposizione di Cristo con l’aiuto degli angeli, risalente al XVI secolo, donata dall’Ingegner Cannas di Tempio.
All’interno un bellissimo altare ligneo proveniente dal Convento Francescano di Alghero.
Sulla sinistra da ammirare il crocifisso che viene portato in processione durante le celebrazioni della Settimana Santa.
E’ presente un organo a canne a quattro registri realizzato dal maestro Paolo Ciresa nel 1997.