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02/02/2010 – Guerra del porto, l’Unione non molla

Tempio.

Il Comune di Trinità rivendica la concessione, ma dovrà attendere sino al 2012

Guerra del porto, l’Unione non molla

I 430 posti barca dell’Isola Rossa non cambiano gestione

Martedì 02 febbraio 2010
La Regione ha premiato l’Unione dei Comuni, respinte le richieste di Trinità.
I l porto turistico dell’Isola Rossa sarà gestito dall’Unione dei Comuni per altri due anni. La concessione demaniale è stata rinnovata dalla Regione e sino al 2011 l’ente guidato da Piero Bardanzellu si occuperà dell’approdo da 430 posti barca. Il Comune di Trinità resta dunque a bocca asciutta, per ora le richieste del sindaco Anna Muretti non avranno alcuna risposta. Il porticciolo (2 moli, cinque pontili) non esce dal patrimonio dell’Unione territoriale, nonostante Trinità d’Agultu abbia da tempo lasciato l’ente che mette insieme tutti i centri dell’alta Gallura. Il comune costiero rivendica la struttura realizzata all’Isola Rossa, borgo turistico compreso nel suo territorio. Ma la battaglia per il controllo dei posti barca la sta vincendo Piero Bardanzellu. I rapporti tra l’Unione e l’amministrazione comunale di Trinità sono praticamente inesistenti, i due enti comunicano attraverso gli avvocati. Lo scontro permanente riguarda, oltre al porto turistica, anche il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. La partita vera però è quella dei posti barca.
«Il porto turistico dell’Isola Rossa – spiega Piero Bardanzellu, presidente dell’Unione dei comuni – è stato realizzato con fondi della ex Comunità Montana e dei comuni che ne facevano parte. Inoltre vorrei ricordare che lo scalo occupa per interno un area demaniale. Mi sembra che qualcuno stia lavorando per favorire interessi che non sono quelli del comune di Trinità. Non parlo degli amministratori di questo centro, mi riferisco a soggetti che vorrebbero mettere le mani sul porticciolo. Per quanto ci riguarda, operiamo per la valorizzazione dell’approdo che appartiene all’Unione». Bardanzellu aggiunge: «Non abbiamo chiuso le porte a nessuno, il discorso della gestione è ancora sul tavolo e si possono studiare forme di coinvolgimento di quanti a diverso titolo, sono interessati direttamente al porto. Tutto questo deve avvenire in sede politica, non come risultato di un braccio di ferro legale». Aggiunge Piero Sotgiu, ex sindaco di Trinità, oggi presidente del consiglio provinciale: «È urgente trovare un soluzione condivisa al problema, la contrapposizione non serve a nessuno».
ANDREA BUSIA