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10/02/2010 – Rinaggiu è in ritardo di un anno

Tempio.

Sono passati diciotto mesi dall’appalto vinto da un’associazione di imprese

Rinaggiu è in ritardo di un anno

I lavori sarebbero dovuti iniziare nel gennaio del 2009

Mercoledì 10 febbraio 2010
Tutto tace a Rinaggiu dove i lavori sarebbero dovuti iniziare esattamente un anno fa.
S ono trascorsi 18 mesi da quando un’Associazione temporanea d’imprese si presentò solitaria alla gara d’appalto del Comune per la gestione delle terme di Rinaggiu, senza che si sia intravista un minimo di vitalità. In base agli accordi le tre ditte, che si sono sobbarcate il compito di rilanciare l’attività termale, accusano un ritardo di un anno. Un ritardo che il sindaco Antonello Pintus ha così motivato: «Credo che l’attuale situazione di attesa sia dovuto alle aspettative per un bando regionale, che consentirà alla società di usufruire di un finanziamento del 40 per cento a fondo perso per la costruzione di un albergo. Pertanto è facile prevedere che fino a quando non verrà espletata questa formalità burocratica non vi saranno novità». Il primo cittadino non è comunque preoccupato: «Non credo che la società sia intenzionata a mollare, anche perché prima di sottoscrivere l’accordo abbiamo ricevuto determinate garanzie. Loro si sono impegnati a sottoscrivere una fideiussione e al momento, qualora decidessero di recedere, ci perderebbero non meno di 150mila euro». Proprio sulle garanzie, durante la discussione in consiglio comunale, ci furono allora le maggiori perplessità. Due soli, però, furono i voti contrari: quello dell’esponente del Pd Vittorio Masu e l’indipendente Gianni Monteduro che motiva il suo no all’accordo: «Questa associazione d’imprese ha ottenuto un’inspiegabile concessione per 50 anni, quando per un albergo se ne concedono 15 o 20 al massimo. Sfrutterà un compendio di 13 ettari senza fornire preventivamente un piano economico, un piano strategico, e né un piano occupazionale. Le garanzie di cui parla il sindaco sono irrisorie così come gli 800 euro di canone mensile. La verità è che l’attivazione di Rinaggiu richiede un investimento considerevole». Negli ultimi anni sono state portate a termine diverse opere collaterali: una reception, un albergo e una sala convegni nella palazzina di comando nell’ex caserma di Pischinaccia; strutture sportive e un anfiteatro. Resta però l’albergo che sarà costruito nei pressi della beauty farm, anch’essa da dotare di tutte le attrezzature. A tali spese occorre aggiungere 400mila euro per le sistemazioni esterne. Sommando il tutto, le tre ditte che costituiscono l’Associazione temporanea d’imprese dovranno sborsare oltre 4 milioni di euro.
FRANCESCO COSSU