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09/03/2010 – Battaglia per un chilometro di strada

Bassacutena.

Il comitato di cittadini si è presentato nell’ultima seduta del Consiglio

Battaglia per un chilometro di strada

È diventata impraticabile: raccolte trecento firme di protesta

Martedì 09 marzo 2010
Buche come voragini rendono la strada del tutto impraticabile e i cittadini sono costretti a percorrerne una più lunga: hanno raccolto trecento firme.
U n chilometro e 100 metri di strada con buche e crepe che si dilatano col tempo tanto da renderla impercorribile soprattutto per gli automezzi sanitari. Da tempo ormai le ambulanze per il trasporto dei disabili e la Croce verde per gli interventi d’urgenza e assistenza ai malati cronici si rifiutano di percorrere il tracciato che collega via Sorrento con il bivio di “Monti Latu” e “Camporotondo”. Per aggirare le voragini, operatori sanitari, ma anche lo scuolabus e semplici cittadini sono costretti a optare per un tracciato alternativo nonostante l’aumento dei chilometri da percorrere. Due mesi fa, nella frazione di Tempio, è sorto un comitato spontaneo che ha raccolto 300 firme per porre fine al grave stato di degrado ormai insostenibile del fondo stradale. Se si pensa che le prime segnalazioni all’amministrazione tempiese risalgono al lontano 2002, si capiscono ancora di più i termini della protesta dei cittadini della frazione. Dopo le firme sono iniziate, nel corso degli anni, continue sollecitazioni telefoniche al responsabile del settore viabilità del Comune. In risposta gli uffici comunali hanno autorizzato una perizia che stimava in 12mila euro la somma necessaria del rifacimento del manto stradale. L’ultimo atto la presenza di un gruppo di cittadini al consiglio comunale del 14 gennaio scorso, dove il sindaco ha promesso un immediato intervento con rattoppi d’emergenza, rinviando ad una successiva azione la sistemazione definitiva. Nell’ultima seduta del 4 marzo, ancora il sindaco Antonello Pintus, chiamato a fornire una risposta, si è giustificato con il maltempo: «È un provvedimento programmatico, non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, interverremo quanto prima». Una beffa per il comitato: «Passi il maltempo – ha affermato Adele Bonfanti – ma stendere una camionata di sabbia dopo 40 giorni non mi sembra un provvedimento eccezionale».
FRANCESCO COSSU