Torna Indietro           

03/01/2012. Emerge dal gelo russo la gavetta persa sul Don da Delogu, alpino lurese

TEMPIO. Un gavettino militare appartenuto 70 anni fa a Domenico Delogu, soldato dell’Armir (il corpo di spedizione italiano in Russia fra il 1941 ed il 1943) è tornato in Gallura: è stato consegnato ai familiari nel corso di una cerimonia svoltasi ieri mattina in municipio alla presenza del sindaco e di numerose autorità.
 È così venuta alla luce la storia drammatica e commovente di un alpino nato a Luras ma residente a Bassacutena. Delogu, classe 1919, arruolato nel 1941 nella 81ª “Divisione Torino”, è mandato a combattere in Russia, ricoverato per le ferite nella battaglia di Chazepetovka, quindi per congelamento, per poi tornare in prima linea sul fronte del Don. Rientra in Italia al fine ’42 in precarie condizioni di salute ma evita la fine orribile di tanti che non rivedranno mai più l’Italia.
 La storia di Domenico Delogu, spentosi a Bassacutena nel 1986, è stata rigorosamente ricostruita e raccontata da Ferdinando Sovran, un alpino di San Donà di Piave, che ha fatto del recupero di reperti appartenenti ai militari italiani una sorta di missione. Gavette, piastrini, foto, lettere e altro sono poi recapitate, dopo attento controllo dei dati, alle famiglie italiane. La gavetta di Domenico Delogu è stata rinvenuta nel villaggio di Tichaia Zuravka, nella regione di Rostov, sul Don. Su di essa l’alpino sardo aveva impresso nome, reggimento, compagnia e battaglione di appartenenza, ma anche il nome della sua fidanzata al momento della partenza: Anna.
 In un silenzio quasi irreale, dopo una preghiera ai caduti recitata da don Antonio Tamponi, l’oggetto è stato consegnato dal capitano Giovanni Bartolacci, comandante dei carabinieri, a Paola, una delle due figlie. Commozione al suo racconto di un padre spesso malato, consumatosi tra le cure per combattere contro i mali lasciatigli dalla guerra.