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04/01/2012. Sfida dei commercianti: «Basta con il torpore, apriamo per l’Epifania»

TEMPIO. «Colleghi, per l’Epifania teniamo i negozi aperti»: la proposta è di Graziella Maisto, vice presidente del “Comitato commercianti centro città”, che invita non abbassare le serrande. «Lamentarsi – dice – non cambia le cose e soprattutto non risolve i problemi». E aggiunge: «Facciamo in modo che i tempiesi spendano i loro soldi in città. Spetta a noi convincerli».
 Spiega la Maisto: «I primi a svegliarci dal torpore in cui la città è caduta dobbiamo essere noi, con proposte allettanti che “costringano” la gente ad uscire. Se i soldi rimarranno in città, non staranno bene solo i commercianti ma ne beneficerà, in un modo o nell’altro, l’intera collettività». Sulla stessa frequenza d’onda, pur con qualche distinguo, l’assessore comunale al commercio, Angelo Cossu, che pur non condividendo le aperture festive («nel rispetto dei lavoratori dipendenti che hanno diritto alla festa») afferma di capire l’iniziativa: «Potrebbe essere un buon viatico – dice, per la stagione dei saldi appena iniziata». La proposta per certi versi anticipa la liberalizzazione delle finaziaria entrata in vigore lundì e che tra l’altro porterà all’aperture di nuovi ristoranti, paninoteche ed enoteche. Liberalizzazione peraltro, già in vigore da diversi anni a Tempio, in virtù della sua classificazione come città turistica. «L’argomento sui benefici – dice Angelo Cossu – è oggetto di discussione accademica, anche se il problema da noi non si presenta affatto. Come città turistica,infatti, da tempio usufruiamo della liberalizzazione di cui tutti, solo oggi, sull’onda emotiva delle notizie, sembrano accorgersi. Forse di tale liberalizzazione finora ne hanno approfittato in pochi. No di certo alcuni grossi centri commerciali, che anche nelle giornate festive, sono regolarmente aperti».
 Sulla rivoluzione annunciata, Cossu non si sbilancia più di tanto: «Ci consulteremo con le categorie – dice – e ne discuteremo in consiglio comunale. Dopo di che adotteremo i provvedimenti necessari. Pur essendo le licenze ormai libere, infatti, siamo l’unico Comune della Sardegna, assieme a Luogosanto, a mantenere ancora vive le norme restrittive che legano i metri quadri del locale alla presenza di altrettanti metri quadri di posteggio. Da tempo non siamo più in grado di accogliere le numerosissime richieste di nuove aperture. Andremo perciò in deroga e fra qualche mese, a fine primavera comunque, partiremo con le nuove concessioni. Sono servizi che rendono la città più moderna e sono soprattutto nuove opportunità di lavoro per tutti».

ANGELO MAVULI