Torna Indietro           

13/01/2012. Botte e a letto senza cena

La questione pedagogica è sfociata in un procedimento penale. Il problema è questo: quelli che per le suore erano metodi educativi, per i carabinieri e la procura sono veri e propri maltrattamenti. Ai danni di persone indifese, malate, spesso incapaci di intendere e di volere. Tanto meno in grado di raccontare ai parenti tutto ciò che accadeva all’interno della comunità “Casa Letizia” di Tempio. I carabinieri avevano saputo da qualcuno che ci ha lavorato, che spesso e volentieri gli ospiti della casa di cura subivano maltrattamenti e spietate punizioni. A risponderne saranno chiamati in tre. La principale indagata è suor Maura (Sebastiana Chessa per l’anagrafe) che fino a ieri era la direttrice dell’istituto. Oltre a lei, la procura accusa di maltrattamenti anche due suoi collaboratori, Paolo Gualdi e Alessandro Ricco.

I RETROSCENA Partendo dalle confidenze, gli investigatori hanno documentato situazioni che ora sembrano difficili da credere. Chi non rispettava gli ordini degli educatori veniva punito. Nessuno se la scampava. Le punizioni, secondo le accuse mosse dai carabinieri, erano più o meno sempre le stesse. Chiunque violasse le regole rischiava di essere obbligato a stare seduto per terra per ore, oppure veniva spedito a letto senza cena. Spesso volavano le botte: schiaffi, pugni e spintoni per riportare l’ordine all’interno della comunità.

L’INDAGINE Va avanti da due anni, ma i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia non hanno ancora concluso il loro lavoro. Mercoledì mattina i tre indagati hanno ricevuto l’avviso di garanzia e domani si dovranno presentare di fronte al magistrato Elisa Calligaris per essere interrogati. A quel punto, scopriranno anche su cosa si basano le accuse che sono state mosse nei loro confronti. Per certo si sa che tutto è partito dalle confidenze fatte ai carabinieri da una persona che ha lavorato all’interno della “Casa della Letizia” e che ha visto con i suoi occhi tutto ciò che accadeva tra le camere e gli spazi destinati alla ricreazione. Subito sono iniziati gli accertamenti e gli investigatori hanno organizzato persino un blitz all’interno della casa di cura. Si sono presentati insieme ai militari del Nucleo antisofisticazioni, con la scusa di controllare le condizioni sanitarie della struttura.

LE REGISTRAZIONI Mentre gli esperti del Nas sbirciavano all’interno delle cucine e nelle dispense, gli uomimi del Nucleo operativo hanno piazzato alcune telecamere tra le camere e i corridoi della comunità. Per mesi e mesi dunque i militari hanno tenuto sotto controllo tutto ciò che avveniva all’interno della Casa della Letizia e hanno raccolto i primi indizi. Gli episodi contestati a suor Maura e ai suoi collaboratori, dunque, sono stati documentati con le registrazioni. E dai filmati si vede che gli ospiti della casa protetta spesso subivano violenze.

RIMOSSA LA SUPERIORA La Congregazione delle Figlie di Gesù Cristo ha firmato il provvedimento ieri pomeriggio: suor Maura, indagata per i maltrattamenti, non è più la responsabile della “Casa della Letizia”. «Gli altri dipendenti coinvolti nell’indagine saranno invitati a mettersi in ferie per il tempo necessario a chiarire la propria posizione – spiega padre Paolo Contini, portavoce del vescovo Sangiunetti – Tale decisione viene fatta per tutelare prima di tutto gli ospiti della casa e per dare alla consorella e ai suoi collaboratori la libertà di difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti. Nel pieno rispetto del lavoro degli inquirenti». La nuova madre superiora è suor Celeste e insieme a lei lavoreranno nella casa di cura anche suor Luigia Leoni e un gruppo di altre consorelle.

Nicola Pinna