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14/01/2012. Lavori per 25 milioni di euro contro i miasmi

TEMPIO. Una gara d’appalto per un intervento molto atteso: la riqualificazione dell’impianto integrato di trattamento dei rifiuti urbani e delle acque reflue di Parapinta, nella zona industriale. L’ha indetta l’Unione dei Comuni «Alta Gallura» che, con ditte specializzate, gestisce la struttura che raccoglie rifiuti solidi urbani provenienti anche da numerosi centri dell’Anglona, della Valle del Coghinas e del Sassarese. Il costo dell’intervento è rilevante, oltre 26 milioni di euro, erogati dalla Regione Sarda. L’intervento è necessario per eliminare i miasmi ammorbano l’aria intorno alla Zir e nelle campagne intorno, arrivando a lambire gli abitati di Tempio, Nuchis, Luras e Calangianus.
 L’impresa aggiudicataria è chiamata alla progettazione esecutiva, al coordinamento in fase progettuale, all’esecuzione dei lavori e alla fornitura per le opere edili e l’impantistica. Nell’appalto inoltre rientra la gestione novennale dell’impianto, compreso il periodo necessario all’esecuzione dei lavori. Le offerte dovranno pervenire all’Unione entro mezzogiorno del 23 marzo. Una settimana dopo, alle 9.30 del 29 marzo, avverrà in seduta pubblica, nella sede dell’Unione, l’apertura delle buste. Responsabile del procedimento è la dirigente Jeanne Francine Murgia. Non resta che sperare nell’esito positivo della gara d’appalto. Di un passo importante nella risoluzione dell’annosa questione parla il presidente di turno dell’Unione, Antonio Scano, sindaco di Calangianus. «É noto a tutti – spiega – che questo costoso intervento, pur necessario e non rinviabile, ha una validità ed una efficacia limitate nel tempo. La vera grande questione che si pone è una diversa collocazione dell’impianto, lontano dai centri abitati, dalla Zir e da orti e vigneti. Questo l’obiettivo dell’Unione i cui amministratori caldeggiano costantemente presso l’assessorato all’ambiente della Regione, dimostratosi sensibile al problema e alle nostre esigenze. Il costo preventivato superava i 25 milioni di euro, destinato comunque a lievitare».