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19/01/2012.«Noi, lasciati soli contro la crisi»

TEMPIO. La Confcommercio tempiese, tramite il suo presidente Antonio Azzena (foto), esprime, la contrarietà dell’associazione alle liberalizzazioni del governo Monti, sulla scia di quanto recentemente dichiarato dal presidente regionale Gavino Sini. «Il commercio – scrive in un comunicato Azzena – continua ad essere la prima barriera da infrangere nel presunto percorso di modernizzazione dei consumi e nelle risposte alla crisi, che non è certo attribuibile al settore distributivo. In realtà – prosegue -, mentre la situazione di crisi dipende da una serie di fattori “a monte”, il commercio finisce per essere solo l’ultimo anello della catena sul quale scaricare demagogicamente, responsabilità e oneri».
 Il comunicato di Azzena, che arriva a poche ore dall’approvazione, da parte del governo, del pacchetto liberalizzazioni e il giorno prima della riunione dei commercianti tempiesi (in programma oggi alle 20 nei locali dell’ufficio turistico), prosegue con una analisi approfondita sulle “diseconomie”, come lui le definisce, che gravano sull’intera catena, dalla produzione al consumo, sino alla logistica. «Carenze – dice Azzena -, che vanno poi gravare pesantemente sul prezzo finale. In questi frangenti, l’esercente è lasciato a sobbarcarsi, in solitudine – fa notare – non solo gli oneri, ma anche l’immagine negativa che deriva dal costo elevato del prodotto».
 Azzena, che definisce una “bufala” la facoltà di aprire o meno l’esercizio, chiede strumenti concreti per abbattere i costi e la rigidità del credito. Al primo posto la semplificazione amministrativa. Il documento si chiude con l’apprezzamento della Regione che ha annunciato di voler presentare ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto sulle liberalizzazioni. (a.m.)