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21/01/2012.Frediani ottimista sul futuro di Rinagghju

TEMPIO. All’indomani del pronunciamento del Tar che, nella querelle con l’Ati, ha assegnato il primo round al comune di Tempio, giudicando legittima la revoca della concessione, non sono pochi, pur fra mille distinguo, i commenti della gente comune e dei politici.
 «Avrei preferito – dice il sindaco Frediani – che la vicenda Rinagghju si fosse evoluta positivamente senza mai andare davanti ai giudici. Le cose evidentemente non sono andate come la concessione, approvata a suo tempo anche con il mio voto, prevedeva. Come sindaco, constatata la totale inosservanza del capitolato della concessione, obbligatoriamente sono dovuto intervenire. Oggi, grazie alla struttura dell’ente, le cose si sono avviate in nostro favore».
 «Il cammino per lo sfruttamento del compendio -, conclude il sindaco – è comunque ancora lungo e difficile reso tale anche dalla crisi, sono certo però che avremo le capacità di ben operare».
 «E’ un primo pronunciamento – dice Franco Marotto di Alternativa per Tempio -, la prudenza consiglia di attendere. Ho invece alcune riserve sul comportamento dell’amministrazione che mi riservo di esprimere al momento opportuno».
 Caustico il commento dell’avvocato Tato Usai, consigliere comunale, sempre di Alternativa per Tempio. «Sono in grado – dice – di fare una scommessa che mi auguro di perdere. Ritengo che questa amministrazione, nel corso dei residui tre anni, non realizzerà niente di significativo per la valorizzazione e la protezione di Rinagghju».
 «L’amministrazione Frediani – dice infine Francesco Quargnenti -, capo gruppo della Lista civica per Tempio, costringe la città a ripartire da zero. Con la loro mancata vigilanza, hanno consentito all’Ati di distruggere un compendio che noi avevamo lasciato in perfetto stato». (a.m.)