Torna Indietro           

27/01/2012.«Scorporo deciso dalla Provincia»

TEMPIO. Sbigottimento, in città, per il ventilato scorporo del Liceo Dettori, che rischia di perdere 127 studenti e di scomparire dopo quasi un secolo dalla mappa dell’istruzione isolana. L’amministrazione comunale si dice certa che sarà invece ampliata l’offerta per gli studenti.
 I primi ad intervenire con una nota sono stati gli studenti della 2ª A di scienze umane, uno degli indirizzi da scorporare.
 «La classe – scrivono gli studenti – esprime il disappunto sulla proposta del Comune di accorpare al liceo artistico “De Andrè” l’indirizzo scienze umane e socio psicopedagogico, nato come appendice del classico e quindi sempre appartenuto al Liceo Dettori». Sull’argomento interviene anche la locale sezione del Pdl, con un documento firmato dall segretario Tore Scanu.
 «All’amministrazione comunale – scrive Scano -, chiediamo di conoscere urgentemente il proprio parere, se condivide l’iniziativa e, in caso positivo, sulla base di quali motivazioni». Tore Scano chiede anche di conoscere il percorso che ha portato alla scelta e quali parti sociali e forze politiche siano state interessate al problema.
 L’amministrazione comunale, chiamata in causa da più parti, interviene sul caso con un comunicato del vice sindaco Gianni Monteduro.
«Sento il dovere di replicare a quanto asserito dal dirigente del “liceo Dettori” in merito al dimensionamento scolastico e in particolare alla vicenda che interessa i licei. E’ falso che si sia data la cosa come ineluttabile. Abbiamo detto al dirigente che, vista la competenza primaria della Provincia per gli istituti superiori, la proposta sullo scorporamento di una linea liceale dal Dettori, per consentire la creazione di due poli liceali, è partita proprio dalla Provincia. Tale proposta ha poi trovato accoglienza dell’amministrazione in un ottica di dimensione ottimale dei due licei ai fini pedagogici, didattici e gestionali. Ciò mantenendo la centralità inderogabile dello studente come parametro base di ogni riflessione e pianificazione. Falsa è altresì la millantata indifferenza del Comune, che ha partecipato ad ogni incontro a livello provinciale ed ha attivato tavoli di confronto con ben undici comuni del territorio, con i sindacati e con i dirigenti, giungendo ad una condivisione ampia espressa poi in seno alla assemblea provinciale. Se proprio una lamentela va fatta, questa riguarda l’assenza del dirigente del Dettori dai tavoli di concertazione nei quali si è pianificato il dimensionamento. La nostra visione è improntata alla salvaguardia dell’offerta nel territorio e delle prerogative della popolazione studentesca, non certo alla salvaguardia di baronati dirigenziali. Il dimensionamento non è ancora chiuso e continueremo a lavorare a supporto della Provincia per trovare soluzioni di ampia tutela».
 Sul caso, lunedì, ci sarà un’assemblea pubblica.