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07/01/2012.Niente musica dopo le 2 ma la movida si ribella: «A Carnevale non si può»

TEMPIO. Un coro di no da bar e pub all’idea di vietare la musica dopo le 2 di notte anche durante la pazza sei giorni del Carnevale. La decisione, annunciata qualche giorno fa dall’assessore comunale al commercio Angelo Cossu, che faceva riferimento alle esigenze di quiete e ordine pubblici, ha trovato l’opposizione pressoché unanime degli esercenti dei pubblici esercizi tempiesi. Da Corso Matteotti, sino a Piazza Gallura tutti si dicono contrari all’interruzione.
 «Anziché esserci d’aiuto, l’amministrazione Frediani si schiera contro di noi – afferma Giuseppe Addis, proprietario dello Sporting, in piazza don Minzoni -. A Carnevale è stato sempre consentito di lavorare e noi lo abbiamo fatto nel pieno rispetto della comunità». Gli fa eco Alberto Pintus del Pausa Caffè, in corso Matteotti: «Solitamente non lavoro sino a tardi, ma a Carnevale ho sempre aperto, vista la grande richiesta che giunge dalla gran mole di persone in movimento durante la sei giorni. Sono sbalordito».
 «La decisione di Cossu – dice il titolare del Caffè del Corso, Angelo Ganau -, gustificata come richiesta delle forze dell’ordine, mi lascia interdetto. Ci stanno spezzando le gambe. La decisione è fuori da ogni logica commerciale, turistica e promozionale». Roberto Lorico, del Living, afferma che «questa è l’amministrazione dei paletti e dei divieti». Giampiero Bocco, gestore del piazza Italia Caffè: «Se “spengono” noi alle 2 devono spegnere anche il Cinema Giordo e il teatro tenda».
 «Spero che diano una proroga» dice Marcello Orecchioni, proprietario del Caffè della Piazza, di fronte al Comune. Conciso anche Tore Mandaresu, rappresentante di categoria, che afferma: «La nostra posizione rimane immutata: abbiamo già detto che l’amministrazione non può normare l’emissione sonora. La stessa infatti, come ben ha fatto notare nel suo intervento in Consiglio il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Visicale, è regolata dal codice penale».
 E in serata è stata resa pubblica dalla Confcommercio Nord Sardegna una lettera inviata al sindaco Romeo Frediani e all’assessore al commercio Angelo Cossu, nella quale, dopo una serie di richiami a norme di legge che regolano la materia, si chiede all’amministrazione di non vietare in maniera genericala musica, ma intervenire solo nei confronti di chi non rispetti le regole.