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Apre il carcere, senza agenti

Il provveditore Gianfranco De Gesu non vuole perdere tempo, il primo giorno di marzo la polizia penitenziaria sarà nel carcere di Nuchis con dieci detenuti. Il ministero della Giustizia brucia le tappe, il nuovo istituto apre i battenti con largo anticipo rispetto alle previsioni delle ultime settimane. Il provvedimento arrivato negli uffici del direttore della Rotonda e del comandante della polizia penitenziaria non lascia dubbi e spazi a ripensamenti. Si parte la prossima settimana e gli agenti in servizio nel vecchio carcere tempiese, poco più di 20, dovranno occuparsi del nuovo istituto. Con la possibilità che arrivino in Gallura parte dei 2000 detenuti trasferiti dagli istituti della Penisola a quelli della Sardegna. Per il personale della polizia penitenziaria di Tempio si tratta di un incubo e non si tratta di un espressione esagerata.

APRIRE SUBITO Quello del Ministero è un vero e proprio blitz. Il provveditore Gianfranco De Gesu ha premuto il piede sull’acceleratore. Il programma che sta togliendo il sonno ai poliziotti penitenziari di Tempio è stato definito nei dettagli. Giovedì prossimo un gruppo di agenti accompagnerà nel nuovo istituto una decina di detenuti, ai quali è stato affidato il compito di sistemare i mobili già acquistati dall’amministrazione penitenziaria e portati a Nuchis. Di fatto, è il primo passo verso il trasferimento in pianta stabile dei detenuti. Il problema è che, a partire dalla prossima settimana, gli agenti della Rotonda (drammaticamente sotto organico) dovranno occuparsi non di un solo istituto, ma di due penitenziari.

ALLA DISPERATA La situazione, se si parte dai numeri, è impietosa. Nel nuovo penitenziario di Nuchis sono state preparate celle per almeno 150 detenuti. In organico ci sono altrettanti agenti. Il rapporto è, grosso modo, di un poliziotto penitenziario per ciascuno dei reclusi. Nel vecchio carcere ci sono 30 agenti. Ma tra permessi, congedi per malattia e altre defezioni, si arriva a 22 uomini in servizio. È impensabile, dicono i sindacati, che si possa partire con il nuovo istituto senza gli adeguati rinforzi. In effetti, il personale della Rotonda, con tutti i problemi che affronta da anni, ora deve prepararsi anche a sorvegliare anche l’istituto di Nuchis e presto i detenuti in arrivo dalla Penisola. Una situazione che ha provocato la durissima reazione dei rappresentanti degli agenti. A questo punto non è escluso che la settimana prossima, i sindacalisti diano vita ad una clamorosa protesta.

INCONTRO A CAGLIARI Il provveditore regionale De Gesu ha, dunque un problema da risolvere a Tempio. E lo dovrà fare prima di giovedì prossimo. Per questa ragione è stato convocato a Cagliari per il 28 febbraio un incontro tra il responsabile delle carceri sarde e il sindacalisti di Cgil, Sinappe e Sappe. Per i responsabili delle sigle sindacali presenti nel carcere tempiese non rilasciano dichiarazioni. Ma, negli ultimi mesi, i segretari Luigi Arras e Antonio Cannas e il delegato Cgil Piero Coda, hanno denunciato una situazione che ritengono intollerabile. Va detto che il nuovo penitenziario di Nuchis è stato completato in tutte le sue parti. È pronto per l’apertura, e, vista la drammatica situazione delle carceri italiane, sarebbe veramente grave rinviare alle calende greche il taglio del nastro. Ovviamente, con un numero adeguato di agenti. ( a. b. )