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Una grande folla per Carnevale ma si spende meno

Va in archivio un’edizione del Carnevale ricca di successi. Tantissimi visitatori e turisti hanno scelto Tempio e la sua sei giorni di carnevale. Partecipatissime le tre grandi sfilate di giovedì, domenica e martedì. I numeri parlano chiaro. A Tempio, solo domenica sono arrivate oltre 35mila persone. Le tribune erano al gran completo. I pulman sono arrivati da diversi centri della Sardegna. Ospiti nelle tribune le delegazioni di Alghero e Tresnuraghes. Bene la macchina organizzativa. Qualche lungaggine nella sfilata di domenica ma, per il resto, tutto è filato liscio. La sei giorni non ha tradito le aspettative degli organizzatori. «Siamo molto contenti che anche questa edizione di Lu Carrasciali timpiesu si sia chiusa con grande successo – ha commentato a freddo Roberto Cossu, assessore al turismo e alla cultura – un ringraziamento va a tutti quelli che lo hanno permesso. A partire dall’Ats (associazione temporanea di scopo con a capo il Comune), dai carrascialai, alla classe 1967 e a chiunque ci abbia dato una mano». Forze dell’ordine, protezione civile, polizia municipale e tanti volontari hanno lavorato alacremente per evitare disagi e inconvenienti. Una grande mano è arrivata dai fedali della classe 1967 che per giorni hanno lavorato per piazzare transenne, tribune e allestire stand gastronomici. «Il carnevale lo fanno tutti i tempiesi – dice ancora Roberto Cossu – il successo è, dunque, di tutta la città».

La sei giorni più pazza dell’anno fa girare l’economia. Molte sere, però, non è stato proprio così. Non sempre, pero, il binomio locale pieno – grandi incassi funziona. «Tanta gente ma si è speso meno»: è stato il commento di alcuni proprietari di locali. Ma questo è da imputare alla crisi e ai portafogli mezzi vuoti. Successo di presenze, dunque, per i bar e pub del centro. Pienone al cinema teatro Giordo. Flop invece per il palatenda montato alla Pischinaccia. La struttura mancava in città da qualche anno. La folla danzante, per l’edizione 2012, ha risposto meno numerosa del previsto. I motori dell’edizione 2012, quelle delle tante novità, si sono appena spenti e sono ancora caldi ma, in città, si pensa già all’edizione 2013. Perché Tempio e i tempiesi, non c’è niente da fare, ma il carnevale lo hanno tutti nel proprio dna fin dalla nascita.

Sebastiano Depperu