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15/02/2012.Tanti tentativi di imitazione, ma la sei giorni non ha pari nell’isola

TEMPIO. Nel suo genere, ripetutamente imitato e clonato, è unico in Sardegna, irraggiungibile nello spirito, nell’animazione, nella partecipazione, nel coinvolgimento e nella spettacolarità. Così lo scorso anno non faticò molto l’assessorato regionale al turismo ad inserire “Lu Carrasciali timpiesu” fra i carnevali sardi più importanti e di maggiore richiamo turistico in bassa stagione. dai carnevali pur importanti di altre culture isolane. A giudicare dalla denominazione, dai tempi di svolgimento, dalla personificazione e dal tipo di rappresentazione, il Carnevale di Tempio rientra nella tradizione dei carnevali italiani (come Venezia, Viareggio, Imola, Cento, Ivrea, Putignano) e degli altri paesi neolatini. Esula quindi dalla tradizione isolana. A partire dal termine che lo indica: Carrasciali infatti si rifà a Carnevale (Carnaval) più di quanto sia vicino al corrispondente sardo “Carrasegare”. Lo dimostrano personificazione di Re Giorgio, le fasi del processo per tutte le sue false promesse, prima fra tutte quella di matrimonio rivolta all’inizio del carnevale alla popolana Mannena, ingannata e rimasta incinta del futuro erede e re del Carnevale. Ed ancora, l’addebito delle malefatte e delle inadempienze dei Governanti e del Potere che Re Giorgio finisce per rappresentare ed impersonare. Di qui il giudizio e l’ineluttabile condanna al rogo. Nulla di ciò si ritrova nelle altre feste isolane, ma non stupisce, data la diversità della Gallura per esperienze storiche, costumi, tradizioni e parlata. E per la storica posizione di Tempio, città emancipata e colta, ed il ruolo di tanti tempiesi presso le corti e le cancellerie di diverse case regnanti, con le contaminazioni che ne sono derivate. Le tre sfilate di carri allegorici e di gruppi mascherati in un tripudio di gente e le maratone danzanti, sostitutive dei veglioni in maschera con la donna in domino padrona del campo, ne costituiscono l’aspetto più appariscente e caratteristico, motivo di coinvolgimento e partecipazione per i locali e di attrazione per migliaia di visitatori.