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23/02/2012.Sempre più Gallura nella pazza sei giorni

TEMPIO. Delle ceneri del Re Giorgio motociclista bruciato ancora sul rogo resta un’edizione del Carnevale tempiese forse in linea con la filosofia imperante dei tagli e la paura che alla fine non arrivi qualche finanziamento, ma non per questo meno ricca di bellezza e inventiva: carri e coreografie sono stati giudicati tra i più belli di sempre. E se forse il meteo ha tenuto lontano qualche spettatori, il pubblico era enorme, partecipe. Letteralmente conquistato.
 Lu Carrasciali non è mai stato tanto rappresentativo di tutta la Gallura con ben cinque gruppi dall’hinterland: Aggius, Budoni, Aglientu e ben due di Trinità. Un’idea nata già negli anni Novanta, ma che solo ora viene realizzata: Lu Carrasciali vuole essere la festa di tutti i galluresi, capaci di farsi tempiesi per un giorno sotto il profilo dello spirito sotto la bandiera del divertimento. E con enormi sacrifici i carrascialai tempiesi e non hanno prodotto delle vere opere d’arte in cartapesta, mettendo in imbarazzo la giuria tecnica, che premiando il carro “Titanic” dei Vampiri (quarta vittoria di seguito per il clan di Tommaso Pirrigheddu) non si è adeguata al verdetto della giuria popolare favorevole al carro dei crociati di Monteduro realizzato dalla “Vecchia guardia”.
 Ciò che non era piaciuto nelle uscite di giovedì e domenica è stato corretto per l’ultima uscita: la sfilata è stata finalmente veloce e compatta, senza cali di tensione grazie anche al voto (segreto, ma già deciso dalla giuria il giorno prima); ma anche lo stacco eccessivo tra l’ultimo carro e l’inizio del processo a Re Giorgio potrebbe essere eliminato. Un’udienza che ha fatto discutere, mai così pungente sotto il profilo politico e nella vena polemica nei confronti delle istituzioni, ma dopotutto anche questo sarà accettato come parte del gioco. Un’edizione, quella conclusasi martedì, che ha ancora una volta rappresentato una boccata di ossigeno al commeercio del centro: locali pieni e folla fino all’alba; alberghi, b&b e pizzerie da tutto esaurito.
 È stata la prima volta della mascotte Frisgjola, ma anche delle discusse nozze di Giorgio e Mannena celebrate dal sindaco con la fascia (da ripensare). Ma anche l’edizione della tensione e del dolore, con l’attentato all’auto dell’assessore Cossu e la morte dei fidanzati di Aggius. Difficile mascherare.