Torna Indietro           

28/03/2012.«La compagnia carabinieri nostra ospite in convento»

di Angelo Mavuli . TEMPIO I carabinieri di Tempio potrebbero andare in convento. Dopo il voto unanime da parte del consiglio comunale di un documento che assegna la Palazzina comando della Pischinaccia agli uomini dell’Arma, già mobilitati per un esodo verso i centri limitrofi viste le condizioni disastrose del palazzo di viale don Sturzo, ecco una nuova offerta che conferma la voglia di Tempio di non perdere l’istituzione. L’ospitalità è stata offerta alla compagnia da padre Paolo Contini, frate francescano che regge la parrocchia di San Giuseppe e che ha messo a disposizione della compagnia di Tempo l’omonima struttura conventuale, in parte ormai disabitata ma recentemente restaurata e, soprattutto, perfettamente efficiente. Disponibili anche ampi terrazzi dove collocare antenne, e intorno vi sono diversi parcheggi. A spingere il popolare frate verso questa decisione è stato un dibattito televisivo sull’argomento in onda su un’emittente locale, ospiti l’assessore Vanni Bisson e il consigliere Nicola Luciano per la maggioranza, i consiglieri Anna Paola Aisoni, Tato Usai e Franco Marotto per le due minoranze. La delibera di indirizzo del consiglio comunale per assegnare la Palazzina comando, che sembrava avere scongiurato l’allontanamento della compagnia da Tempio, dopo alcune affermazioni dell’assessore, Vanni Bisson, è apparsa in tutta la sua fragilità e difficilmente applicabile in poco tempo. Il complesso infatti è oberato da una serie di vincoli europei che se non rispettati causerebbero all’amministrazione pesanti sanzioni. Sulla stessa palazzina, inoltre, pesa come una spada di Damocle la vertenza legale fra l’Ati ed il Comune. Tutti aspetti non perfettamente chiariti in consiglio e che potrebbero impedire anche l’emissione di un’ordinanza urgente del sindaco per l’occupazione dell’immobile per motivi di ordine pubblico. Da qui la decisione di padre Paolo, comunicata in diretta con una e-mail durante il dibattito televisivo, poi confermata. «La proposta – afferma padre Paolo – non è certo una battuta, ma il desiderio di rendersi sempre più utili per la nostra città. Insieme ai miei confratelli, infatti, abbiamo pensato di offrire una valida soluzione per evitare che i carabinieri continuino a lasciare la città (alcuni uffici operano già ad Aggius e Calangianus, ndc). In questi anni ci siamo resi conto di quanto i carabinieri siano preziosi per la città. Offrire loro gratuitamente l’ospitalità nel convento per il tempo che sarà necessario è un onore ed un piacere prima ancora che un doveroso gesto di civiltà»