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31/03/2012. L’ex Eldorado della Sardegna regno di crisi e disoccupazione

di Angelo Mavuli wTEMPIO La Gallura non è più l’Eldorado della Sardegna. La povertà, non solo economica, cresce e le problematiche sono più complesse e difficili. Questo in il quadro emerso dal “Rapporto sulla povertà in Sardegna”, presentato dalla Caritas diocesana nell’Aula magna dell’Istituto Euromediterraneo. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, si è trasformata in una riflessione a più voci che, pur discordando fra loro su qualche dato numerico, all’unanimità hanno riconosciuto il proliferare di nuove povertà e di nuovi fenomeni. I dati, alla presenza di un ristretto pubblico «anche questo da interpretare come segnale inquietante», ha detto uno dei relatori, sono stati illustrati da Suor Luigia Leoni, direttrice della Caritas diocesana, da Raffaele Callia, curatore del Rapporto e responsabile del Servizio Studi e Ricerche della Caritas Sardegna, da Carlo Marcetti, economista e collaboratore dell’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse e da Marisa Muzzetto, referente dell’Osservatorio. Raffaele Callia che, dopo avere parlato di paradosso culturale della povertà «di cui in troppi non conoscono neanche la portata» ha cercato di dare una lettura del fenomeno dal punto di vista ecclesiale. «La gamma del disagio – ha detto il ricercatore –, è vasta così come enormi sono i danni e le conseguenze della povertà. Al primo posto lo sfascio delle famiglie, la solitudine e la disperazione. Nonostante l’argomento sia all’ordine del giorno in convegni, riunioni e dibattiti – ha detto ancora Raffaele Callia – sulla povertà esiste oggi un silenzio assordante». Da Callia anche l’illustrazione tecnica del Rapporto che «nasce dall’osservazione rigorosa dello stato dell’opera e raccordando fra loro le esperienze». Molte le cause delle così dette nuove povertà. Sicuramente la mancanza di lavoro e la crisi globale, ma anche l’incapacità di gestire il proprio reddito in una affannosa ricerca dell’effimero, o ancora peggio per la passione del gioco d’azzardo. Per certi versi contradditori, rispetto al resto della Sardegna, i dati illustrati da Carlo Marcetti sulla Gallura che, pur presentando dati di crescita, non riesce ad evitare le situazioni di disagio e grande povertà così come nel resto dell’Isola. Da Marisa Muzzetto che ha illustrato, nella sua attenta relazione, l’attività dei Centri di Ascolto, l’invito a leggere con attenzione i percorsi della povertà. «Questi percorsi – ha detto la studiosa – si sviluppano attraverso cambiamenti sociali ed è proprio mediante la conoscenza di quest’ultimi che i percorsi di povertà possono essere affrontati». Da monsignor Giovanni Maria Pittorru, delegato diocesano per la carità e parroco della S. Famiglia di Castelsardo, l’invito finale a fare della carità un sistema di vita.