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02/04/2012.Eccessiva pressione fiscale voto unanime del consiglio

Cresce la protesta contro Equitalia nella capitale del sughero. In poche ore i sostenitori hanno raccolto 180 firme. Piccoli imprenditori, artigiani, operai, commercianti e comuni cittadini hanno aderito, con la loro firma, alla campagna Fiocco Verde. «Lo scopo è la creazione di una Agenzia sarda delle Entrate che – dicono i promotori – permetta ai sardi di riprendersi una fetta sovranità e affrancarsi dalle condizioni imposte dall’agenzia nazionale riscossione più temuta d’Italia. Entro il mese saremo a Luogosanto, Luras, Oschiri, Berchidda e Telti. Chiunque sia disposto a darci una mano non deve far altro che mettersi in contatto con noi attraverso il sito fioccoverde.net.» (b.car.) di Tonio Biosa wTEMPIO Anche il consiglio comunale di Tempio, sulla scia di altri nell’isola, ha deliberato affinché i parlamentari sardi, e in particolare quelli eletti nella provincia di Olbia-Tempio, si facciano promotori di un’azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo al fine di modificare la legge che regola il rapporto fra Equitalia e contribuenti. La delibera, assunta all’unanimità, ha fatto seguito ad una proposta avanzata dall’assessore comunale alle finanze, Mario Addis. «L’iniziativa – ha spiegato l’assessore – muove dalla constatazione della crisi economico-finanziaria che sta colpendo la popolazione sarda, con pesanti riflessi sul tessuto economico-sociale e sullo sviluppo. A tutto ciò va ad aggiungersi la pressione fiscale con continue richieste ai cittadini e alle imprese di sacrifici ormai insostenibili». Mario Addis aggiunge inoltre alle motivazioni che l’hanno spinto a lanciare la proposta l’evidenza di una «stretta creditizia delle banche che concedono crediti con sempre maggiore difficoltà e soprattutto le norme vessatorie che lo Stato impone tramite Equitalia. Comprendo – precisa l’assessore – che Equitalia è una società strumento dello Stato che non può che eseguire leggi che lo Stato emana. Pertanto è importante che queste leggi siano cambiate in maniera tale che ci siano minori sanzioni, more ed interessi applicati ai cittadini. Visto il grave momento di difficoltà che quotidianamente questi devono sopportare, appare importante che il Governo capisca e agisca immediatamente». Secondo Addis l’unica cosa possibile sarebbe quindi muoversi per «cambiare la legge che regola il rapporto tra Equitalia e i contribuenti per una sostanziale diminuzione di sanzioni, more e interessi applicati e dell’aggio. Arrivando a coprire i minori incassi con la tassazione dei capitali illecitamente esportati all’estero»