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25/04/2012.La base dei veleni fa paura all’Arpas l’ultima parola

TEMPIO Entro brevissimo tempo la dismessa base americana sul Limbara potrebbe essere sottoposta a una serie di controlli da parte dell’Arpas, l’agenzia regionale che si occupa tra l’altro della protezione dell’ambiente. Un’operazione assolutamente necessaria e urgente: nessuno conosce esattamente la portata del pericolo legato alla presenza sulla montagna di materiali pericolosi e i tecnici possono dare delle risposte importanti in previsione di un intervento non più derogabile. È stato proposto da Antonello Concu, ispettore di igiene pubblica nella Asl 2 durante il convegno organizzato dal Pdci per sollecitare l’attenzione sulle condizioni della struttura. «Un problema – dice Nicola Luciano, segretario cittadino del partito –, trascurato da alcuni ed ignorato totalmente da altri». L’annuncio della richiesta di un’indagine sanitaria è scaturito durante il dibattito (seguito alla proiezione di un filmato sulla stato di degrado della base). Concu, persona riservata e cittadino attento alle vicende della sua città, ha chiesto di intervenire al termine di una lunga serie di contributi più o meno validi ma tutti purtroppo condizionati dalla mdisima mancata conoscenza dei luoghi e della reale situazione. Vi è stato, infatti, chi ha proposto di realizzare nel sito un museo; chi vorrebbe conservare le parabole “ad imperitura memoria dell’imperialismo americano”; chi ha pensato di recuperare gli alloggiamenti dei soldati per realizzare un ristorante yankee, come attrattiva per i turisti; o chi ha suggerito di donare le parabole ai radioamatori della Sardegna. Ma i proponenti non sanno evidentemente che della base sono rimasti solo marciume, ruggine, rovine provocate dalle incursioni dei ladri, dal tempo e dalle intemperie. Concu ha proposto di segnalare il sito all’Arpas e alla Asl chiedendo analisi urgenti e serie: «È necessario – ha detto – liberare la città dal dubbio che il sito possa essere inquinato da sostanze altamente nocive come l’amianto, la lana di vetro, acidi malefici ed altro ancora. Gli interventi che potranno essere fatti dipendono anche dall’esito di questi esami». L’idea è stata immediatamente recepita dall’assessore all’ambiente, Antonio Addis. Intanto, il problema della base da Tempio è rimbalzato a Cagliari. Alessandro Corona, segretario dei comunisti italiani ha già fatto sapere che intende promuovere sull’argomento una conferenza di tutti gli schieramenti politici. A Tempio auspicano che l’evento possa svolgersi a Tempio, possibilmente all’interno della stessa “base dei veleni”, come i comunisti italiani l’hanno ormai ribattezzata.