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11/05/2012.Carabinieri, tempi stretti per il gran ritorno in città

di Angelo Mavuli wTEMPIO «Ho fatto la promessa di riportare la Compagnia carabinieri in città ed intendo mantenerla in tempi brevissimi». Ad affermarlo con forza è il generale Luigi Robusto, comandante della Legione carabinieri Sardegna, che ieri mattina, accompagnato dal colonnello Francesco Atzeni, comandante provinciale era in città per una serie di sopralluoghi effettuati alla presenza anche del capitano Giovanni Bartolacci e del maresciallo capo Massimo Palma, comandanti rispettivamente della compagnia e della stazione tempiesi, provvisoriamente trasferite ad Aggius per le condizioni della caserma di viale don Sturzo. «Assieme ai vertici provinciali e locali – dice Robusto – abbiamo effettuato una serie di sopralluoghi per verificare quali siano le possibilità reali di riportare entro tempi brevissimi a Tempio la Compagni». Il rispetto nei confronti della città, della storia e delle tradizioni, secondo il generale, impone questo tipo di scelta, peraltro già ampiamente condivisa da tempo. Ma vi sono anche altri motivi, imposti per esempio, dalla contingenza economica, che spingono ad evitare scelte dispendiose. E la gestione di una Compagnia dislocata su diversi fronti, con tutta la buona volontà, non è certo una situazione risparmiosa. Confermata dal generale anche la scelta di una location di proprietà pubblica rispetto ad una collocazione in locali di proprietà privata: «La nostra scelta finale per quanto concerne Tempio – dice il generale – sarà “una scelta demaniale”, ovvero un locale che appartiene allo Stato». La possibilità di un ritorno, solo provvisorio, nei locali di viale don Sturzo (come recentemente anticipato dalla Nuova) non viene esclusa: «Entro brevissimo tempo l’ente locale farà le debite verifiche tecniche. Dopo di che, assieme agli organismi di rappresentanza, con i quali operiamo in piena sinergia, faremo le nostre verifiche e valuteremo tenendo conto soprattutto della sicurezza e della salubrità del posto di lavoro in cui i nostri militari dovranno lavorare». Parole di elogio arrivano ancora una volta per gli amministratori e per la struttura burocratica del Comune giudicata da Robusto «attenta e sensibile ad ogni nostra sollecitazione». Se comunque viale don Sturzo si dovesse rivelare inadeguata nonostante gli interventi effettuati, non vi è dubbio, secondo il generale, che la Palazzina comando della Pischinacciua resti la scelta preferita. “In attesa ovviamente di una scelta che una volta fatta, conclude il generale, sarà davvero definitiva e di prestigio