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05/06/2012.Battaglia per il tribunale Il Pd: «La sede a Tempio»

TEMPIO La vertenza giustizia resta uno dei punti di unità che deve essere perseguito dall’intera Gallura. Il concetto è stato ribadito nel corso del convegno organizzato ieri pomeriggio dalle segreterie provinciali e cittadine di Olbia e Tempio del Partito Democratico, dove sono affiorate, e subito cestinate «nella pattumiera delle sciocchezze», come ha sottolineato il senatore del Pd Giampiero Scanu, «le rivendicazioni di sedicenti movimenti formati da no meglio indicati di avvocati, sostenuti purtoppo dalla dirigenza del foro, che vorrebbero trasformare una unitaria battaglia politica per garantire il mantenimento delle istitutioni dell’intero territorio e i diritti della sua popolazione in un improponibile agone campalistico, sia nei termini che nella sostanza. Sia ben chiaro – ha precisato il senatore – che la sede centrale del tribunale resta a Tempio, perché così dice la legge, e faremo di tutto affinchè i servizi di giustizia delle sezioni staccate della Maddalena e di Olbia restino operative, a tutela della presenza dello Stato in Gallura. Il problema delle soppressioni è politico, e saranno i rappresentati del popolo, i parlamentari del territorio, a portare avanti queste rivendicazioni. Senza derive campanilistiche, che respingiamo al mittente». Una dura e netta presa di posizione, quella manifestata dal senatore del Pd, emersa nelle recenti riunioni indette dal consiglio dell’ordine in merito alle problematiche del pianeta giustizia che hanno destato non poche perplessità in tutta la Gallura. «Non ci sono dubbi di alcun genere – ha spiegato Giulio Calvisi, parlamentare Pd – anche perchè qui, come ho spiegato sin dall’avvio della vertenza, a rischiare è l’intera Gallura. Gli spazi per mantenere aperte le sezioni staccate di Olbia e la Maddalena sono risicate, ma ogni sforzo perché questo avvenga sarà fatto». Al convegno erano presenti il sindaco di Tempio Romeo Frediani, il segretario cittadino del Pd di Olbia Angela Carta, il coordinatore provinciale Gerolamo Balata e, in rappresentanza del consiglio dell’ordine (la presidente Paola Gosamo era impegnata), il segretario Salvatore Biosa. Che è stato il parafulmine di tutti gli strali lanciati da diversi avvocati del foro di Tempio contro le «deleterie e personali idee di accentramento, figlio dell’antico campanilismo in voga cinquant’anni fa tra le due città, espressa da giovani colleghi che ignorano il decorso della storia, dei tempi e persino le più elementari norme del diritto». Il convegno si è concluso con l’impegno, più volte ribadito, di mantenere una linea unitaria per evitare il tracollo della giustizia in Gallura. «Come abbiamo fatto, senza tentennamenti, sin dal primo momento », ha detto il sindaco di Tempio Romeo Frediani.