Torna Indietro           

Miss mondo al bar:08/06/2012. Eugenia, la bella della porta accanto

TEMPIO Eugenia Bruno, la ragazza tempiese che ha rappresentato la Sardegna al concorso nella finale nazionale di miss mondo, a Gallipoli, si è fermata alla semifinale. Dopo una settimana di prove anche faticose, sfilate, sedute fotografiche, colloqui e persino lezioni di comportamento, non è stata ammessa alla fase finale. Su 120 concorrenti, provenienti dalle altre regioni, solo 52 sono riuscite a superare la selezione dei severissimi giudici. Sabato 16 giugno gli stessi giurati dovranno scegliere fra queste, la più bella d’Italia che rappresenterà il Belpaese nel concorso che a Ordos, in Mongolia, il prossimo anno eleggerà Miss mondo. Eugenia è rientrata in Sardegna nel primo pomeriggio di ieri. L’esclusione non l’ha turbata più di tanto. «È stata – racconta – un’esperienza bellissima e per certi versi anche insolita rispetto ad altri concorsi, quando devi sfilare di fronte a centinaia di persone. Il pubblico a Gallipoli era rappresentato, invce, per lo più solo da genitori e parenti delle miss e dal personale dell’albergo, dove si facevano i colloqui e le altre prove». Eugenia è molto serena, sorridente, e giustamente orgogliosa dei complimenti che le arrivano per telefono, sulla bacheca di facebook o che le rivolgono per strada. Sa perfettamente però che i suoi sogni dovranno scontrarsi con quanto la realtà quotidiana propone. Primo fra tutti il lavoro. «Domani sera – dice, – tornerò puntualmente a fare la barista al pub. Se mi è consentito voglio ringraziare il mio principale che mi ha permesso di inseguire un mio sogno». Ma quali sono i sogni di una ragazza di 20 anni? Eugenia non ha esitazioni: «Fare la modella è il sogno ricorrente della mia vita». Sorride e poi confessa candidamente che da piccola sognava di fare la barista. «A questo ci sono arrivata – dice – a fare la modella non lo so». Eugenia per la sua tranquillità e la sua modestia, è la classica ragazza della porta accanto. Però è consapevole delle insidie e delle difficoltà che l’attendono. «Da quando ho cominciato a fare le prime sfilate – racconta – mi sono resa conto che al di là del momento esaltante, quando il pubblico ti applaude e ti vota, vi sono anche ore di prove, di studio, di delusioni, qualche volta anche di scoraggiamento. Ora però per un po’ di tempo – conclude Eugenia, che afferma di volere rimanere caparbiamente sigle – voglio tornare a pensare alla mia famiglia che adoro, ai miei amici, alla mia quotidianità, a Tempio, città che ti sembra di odiare quando ci sei dentro e che invece ti manca tantissimo quando ti allontani, anche solo per qualche giorno»