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11/01/2013. Comiti e le frazioni: la pazienza è finita

di Angelo Mavuli wBASSACUTENA Gian Paolo Comiti, consigliere comunale di maggioranza in quota Pd, delegato alle frazioni del Comune, rimetterà al sindaco la delega ricevuta se «entro un lasso ragionevole di tempo» non verranno mantenute le promesse formulate durante la campagna elettorale, nei confronti di Bassacutena e di San Pasquale. Comiti, che è di Bassacutena, non si ferma però a quest’atto di protesta. E appoggia chi si batte per portare le due frazioni fuori dalla giurisdizione amministrativa di Tempio: «Il desiderio di Bassacutena di transitare verso Luogosanto, così come quello della parte tempiese di San Pasquale di passare a Santa Teresa, è fortissimo nelle due comunità ed io lo conosco bene. Se l’atteggiamento di Tempio nei nostri confronti non dovesse mutare, io stesso, che ho sempre cercato di tenere le frazioni legate al capoluogo – annuncia – mi schiererò al fianco della mia gente assecondando il progetto». Parole che Comiti pronuncia lentamente e con amarezza, quasi soppesando ogni sillaba: «Tutto questo – dice – poteva essere evitato semplicemente mantenendo le promesse. Lavori anche di lievissima entità, così come interventi importanti, sono rimasti da oltre due anni e mezzo lettera morta, parole al vento, promesse inevase. Ora non ci sono più scuse. Sono finiti i tempi del “faremo”, “ci impegneremo”, “porteremo a compimento”. La gente vuole fatti concreti. A Bassacutena da due anni e mezzo aspettano di essere depolverizzate ed elettrificate le vie Zara e Luogosanto. Il parco giochi dei bambini, inutilizzabile e pericoloso, è nella stessa situazione dell’aprile 2010, quando, in campagna elettorale, se ne assicurò la riparazione come primo intervento in caso di vittoria». «Stesso discorso – denuncia Comiti – anche per San Pasquale dove rimangono insoluti i problemi del cimitero, delle due fonti, del decoro urbano, solo per citarne alcuni». Nel mirino c’è anche Abbanoa, colpevole di non avere ancora realizzato il collettore fognario di Bassacutena; e le amministrazioni di Palau e Santa Teresa che impassibili assistono all’inquinamento di un prezioso tratto costiero, La Sciumara e Coluccia, devastate dagli scarichi fognari a cielo aperto che da Bassacutena si riversano nel Liscia: «Una vergogna che grida vendetta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA