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16/01/2013. Ambiente e sviluppo, ecco i progetti

di Angelo Mavuli wTEMPIO Per il Limbara e tutte le altre zone galluresi poste sotto la giurisdizione dell’Ente Foreste, si annunciano importanti novità per quanto concerne il rimboschimento o la messa a dimora di nuove piante. Ad annunciarlo è Andrea Biancareddu, tempiese, dal 27 novembre scorso assessore regionale della difesa dell’Ambiente. Qualche giorno fa, Biancareddu, ha impartito all’Ente Foreste precise direttive affinché nei piani di sviluppo forestale sia espressamente previsto d’ora in avanti, l’impiego di essenze autoctone come la quercia da sughero. Tale impiego deve essere attuato non solo in caso di rimboschimenti ex novo ma anche in caso di riforestazione di siti, come ad esempio Limbara, o la Pineta di San Lorenzo, alberati a suo tempo con i classici “Pinus radiata”, ormai esausti e giunti alla fine del loro ciclo. «Le direttive impartite – dice Andrea Biancareddu – oltre che garantire la perfetta coerenza con i piani di ripopolamento forestale, assicurano anche una interessante prospettiva di resa economica per il territorio. Si pensi, ad esempio, agli introiti finanziari che il comune di Tempio, solo per citarne uno, potrebbe ricavare, anno dopo anno, dalla vendita del sughero». Andrea Biancareddu che rientra nell’esecutivo regionale dopo circa otto anni di assenza, non si limita a parlare dell’alta Gallura. Da politico navigato capisce quanto sia importante rivolgere l’attenzione non solo al territorio che lo ha espresso elettoralmente. Annuncia quindi una serie di altri provvedimenti che il suo assessorato ha già presentato o si prepara a presentare in giunta relativamente all’ambiente. «Da qualche settimana – spiega l’assessore -, ho accelerato anche l’iter per le azioni di recupero e valorizzazione dei fari e punti di avvistamento di Santa Teresa, La Maddalena, Palau, Arzachena e Golfo Aranci. Nei prossimi giorni, inoltre, presenterò in giunta una delibera che prevede uno specifico programma di valorizzazione culturale e turistica di queste pregevoli strutture». L’attività di Andrea Biancareddu si muove però anche su una serie di altri fronti che hanno come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente. Massima attenzione sul passaggio delle petroliere nel canale tra la Sardegna e la Corsica. Nuovi indirizzi al Corpo Forestale che privilegiano gli aspetti educativi e di prevenzione. Recupero degli arenili sardi e nuove dotazioni di sicurezza per le aree di balneazione. Coinvolgimenti dei cacciatori in una gestione dell’ambiente che non sia penalizzante. «Sostengo un ambientalismo logico e non ideologico – conclude Biancareddu -dove uomo e ambiente convivano in pace». ©RIPRODUZIONE RISERVATA