Il punto sulla discussione del Consiglio comunale dell’11 ottobre sulla questione “sanità”

Sulla sanità e sulla sorte del “Paolo Dettori” la realtà è solo una: posizione unanime e compatta del Sindaco, della Giunta e dell’intero Consiglio comunale.

Questo comunicato, è necessariamente lungo e articolato perché mi rendo conto che in particolare sul tema della sanità non possono esserci equivoci di nessun genere.

Perciò mi rivolgo a tutti i concittadini, specie a quelli che non hanno potuto partecipare all’ultimo Consiglio dedicato al nostro ospedale, per dare la corretta informazione di ciò che si sta facendo.

Credo che sul punto ci sia davvero bisogno di intervenire ancora, anche sui social, per chiarire la posizione dei sindaci e in particolare del sottoscritto, in merito agli esiti della discussione in seno al Consiglio comunale dello scorso 11 ottobre, degli interventi di qualche collega sindaco, del presidente dell’Anci Emiliano Deiana, dei consiglieri di minoranza e, infine, dell’assessore Andrea Biancareddu.

La discussione ha preso spunto dal mio intervento introduttivo fatto in apertura di seduta e dalla lunga esposizione del direttore generale della ASL Gallura, Marcello Acciaro, che ha illustrato la sua “missione” e visione della bozza di atto aziendale che andrà a redigere in forma definitiva nelle prossime settimane. Nel farlo, dovrà attenersi obbligatoriamente alle linee guida emanate dalla giunta regionale in data 29/09/2022 che salvano il Paolo Dettori.

Ho detto nel mio discorso introduttivo in Consiglio, ma è importante ribadirlo in questa importante comunicazione alla cittadinanza, l’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio è, di fatto, stabilimento di base di completamento DEA di primo livello così come classificato e riconosciuto dalla delibera del Consiglio regionale del 25 ottobre 2017 e così come ribadito dalle linee guida emanate dalla Giunta Solinas con delibera del 30/09/2022 e tale deve restare, seppure con una diversa denominazione.

A questo proposito, le linee guida della Regione contengono un dato importantissimo e determinante: al punto numero 8 nel definire la nuova organizzazione sanitaria dei presidi ospedalieri, la Giunta regionale dispone che:
– “Nelle more della riorganizzazione della rete ospedaliera trovano comunque applicazione le disposizioni del Documento del 25 ottobre 2017 con la quale il Consiglio regionale ha approvato la rete attualmente vigente.”
– “Nella definizione degli atti aziendali dovrà essere considerato quanto disposto dal documento del Consiglio regionale del 25 ottobre 2017 in tema di reti ospedaliere integrate. Pertanto, nell’organizzazione sanitaria ciascuna ASL dovrà tenere conto del livello e del ruolo riconosciuto ai propri presidi all’interno delle singole reti disciplinate dal citato documento.”

In altre e più semplici parole, ciò sta a significare che può cambiare il nome con cui si chiamerà, ma il “Paolo Dettori” deve mantenere e avere, sia negli atti che nei fatti, i servizi che aveva prima del progressivo smantellamento subito negli ultimi anni.

Alla luce di queste considerazioni e comunicazioni da me date nella relazione introduttiva in Consiglio comunale dell’11 ottobre 2022, ribadite dal presidente dell’Anci Deiana nella stessa sede e nei suoi post sui social, nonché dall’onorevole Biancareddu, si tratta di verificare la coerenza delle suesposte direttive regionali con la proposta di bozza di atto aziendale che il direttore generale della nostra ASL andrà ad emanare. E soprattutto, quale e quanto accoglimento abbia trovato la proposta da me formulata con la piena condivisione dei capigruppo del Consiglio comunale e dai sindaci del Distretto, presentata in data 11 marzo 2022 nella conferenza socio-sanitaria dei sindaci.

Queste erano e sono tuttora le nostre richieste:
• Pronto Soccorso. Potenziamento. Struttura in grado di ricevere, diagnosticare, stabilizzare e ricoverare. Perchè il PS sia funzionale: rianimatore H24 – cardiologo H24 – pediatria H24 – 01 posto OBI a supporto.
• S.C. (Struttura Complessa) di Medicina con PL per acuti, lungodegenza medica, Day Hospital anche Oncologica.
• S.C. (Struttura Complessa) di Recupero e rieducazione funzionale per la riabilitazione intensiva delle disabilità neurologiche e ortopediche con relativi ambulatori.
• S.C. (Struttura Complessa) di Chirurgia per trattamento di urgenze a bassa e media intensità, ambulatori, servizio di Endoscopia Digestiva e di Senologia.
• S.C. (Struttura Complessa) di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore (più 03 postazioni OBI h 24 di cui una a potenziamento del PS).
• S.C. (Struttura Complessa) Otorino.
• S.C. (Struttura Complessa) di Radiologia.
• S.C. (Struttura Complessa) di Ortopedia.
• S.C. (Struttura Complessa) di Ostetricia e Ginecologia (richiesta di deroga per il Punto nascita).
• Laboratorio h 24.
• Emoteca.

Inoltre abbiamo chiesto:
• Cardiologia H 24 e relativi ambulatori.
• Centro Trasfusionale.
• Ambulatori di diagnostica vascolare: Ecocolordoppler.
• Pediatria con assistenza al nido e relativi ambulatori.
• Dialisi e Nefrologia con relativi ambulatori.
• Diabetologia e relativi ambulatori.
• Farmacia.
• Nomina dei Primari.
• Apertura della RSA.
• Pieno funzionamento del Poliambulatorio.
• Scorporare dalle 148 ore di medicina specialistica complessivamente assegnate al Distretto di Tempio le 21 ore riservate al Carcere, per ridistribuirle negli ambulatori di Dermatologia, Endocrinologia e Neuropsichiatria infantile presso il P.O. di Tempio e presso l’ambulatorio di Badesi.
In merito alla medicina del territorio:
• potenziamento dell’A.D.I.;
• nomina dei medici di medicina generale dove mancanti;
• nomina dei medici per le guardie mediche, in particolar modo nei centri costieri nel periodo estivo.

Aggiungo, inoltre, che la visione e missione dei servizi sanitari esposta dal dottor Acciaro basata su una filosofia di vera e propria “rete ospedaliera territoriale” nella quale il paziente viene preso in carico dal servizio sanitario e indirizzato verso la struttura più adatta alle proprie necessità, seguito e assistito fino alla sua dimissione, può essere condivisibile e apprezzabile solo se ad essa corrisponderà un sistema efficiente e pienamente operativo di assistenza anche ospedaliera. Ma fino a quando non sarà così, è chiaro che da parte mia, della Giunta e dell’intero Consiglio non sono ammissibili ritardi e carenze nei servizi che mettano a rischio la vita e la salute dei nostri cittadini.

Ciò detto, sarebbe bene e opportuno attendere ancora qualche settimana prima di tracciare giudizi affrettati e pronunciare sentenze anticipate rispetto ai contenuti dell’atto aziendale definitivo e quindi anche qualunque dichiarazione di voto pro o contro annunciata dai sindaci, a questo punto rischia di essere non solo imprudente ma smentita nei fatti.
Molte, anzi, la gran parte delle nostre istanze sono state recepite e sono già contenute nella prima bozza di atto aziendale, dove il “Paolo Dettori” è presente con 82 posti letto ordinari e 20 per l’ospedale di comunità che sarà ospitato al suo interno. A questo proposito va detto che il ruolo e le funzioni delle case di comunità dell’ospedale di comunità e delle unità di comunità assistenziale, saranno preminenti e strategici ai fini dell’integrazione con i servizi erogati nel presidio ospedaliero, creando così una rete efficace soprattutto per le cronicità, per la prevenzione e per il dipartimento della salute mentale e delle dipendenze.

Ma questo per noi non è ancora sufficiente e faremo di tutto perché nell’atto aziendale ancora da completare, trovino posto tutte le istanze presentate ai vertici della ASL l’11 marzo scorso.
Nelle more dell’emanazione dell’atto che sarà validato dalla giunta regionale e per il quale – è bene saperlo – il parere dei sindaci è per legge solo meramente consultivo, il nostro compito e dovere è quello di prestare la massima attenzione alla ottimizzazione e corretto uso delle risorse di medici, infermieri e OSS, per migliorare l’efficienza del servizio sanitario da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo.

Spero, pertanto, che con quanto scritto sia chiara la posizione mia, in quanto sindaco e presidente del Distretto di Tempio, della maggioranza e dei gruppi consiliari di minoranza, posizione condivisa dai colleghi sindaci fino al giorno precedente il consiglio dell’11 ottobre, e che non si discosta di un solo centimetro dal documento elaborato dai capigruppo e dai sindaci presentato in data 11 marzo 2022 alla ASL, contenente le proposte per l’adozione dell’atto aziendale. Da allora tale posizione non solo non è minimamente cambiata ma è stata persino rafforzata dal contributo e dalla condivisione dell’onorevole Biancareddu e del presidente Anci Emiliano Deiana.

Per questo tema così rilevante, serio e di vitale importanza per tutti noi, non sono certamente alla ricerca di like su Facebook né di facili consensi o applausi.

La realtà è che i medici mancano davvero e sarebbe un grave errore continuare a ragionare senza tenere in nessun conto e senza avere consapevolezza che, con ogni probabilità, sarà molto difficile poter trovare al 100% la quadratura del cerchio in termini di risposte all’utenza, almeno nell’immediato.

In ogni caso, deve essere chiaro che, pur con questa lucida e responsabile consapevolezza, dinanzi al grave problema delle condizioni del nostro ospedale, e in generale dei servizi sanitari, c’è la massima attenzione e il massimo impegno da parte mia e della Giunta affinché si trovi una soluzione per garantire una adeguata assistenza sanitaria a tutti i cittadini del nostro territorio.

Il Sindaco
Gianni Addis