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Il tour del CSV Sardegna Solidale ha fatto tappa anche a Tempio.

Data: 03/08/2009

Il tour del CSV Sardegna Solidale ha fatto tappa anche a Tempio.

Il tour del CSV Sardegna Solidale per incontrare le Associazioni di Volontariato della Sardegna ha fatto tappa anche a Tempio dove ha riunito  le Associazioni  operanti nel territorio del Sa.Sol. Point n. 20 , il servizio di sportello aperto ufficialmente nel dicembre del 2003. All’incontro, coordinato dal referente del servizio Maria Luisa Sari, è intervenuto il Presidente Regionale del Csv Sardegna Solidale, Giampiero Farru e l’Assessore ai servizi sociali Angela Masu.

Una riunione sentita dove il Presidente ha sottolineato l’importanza della battaglia per l’autodeterminazione del volontariato combattuta e vinta da Sardegna Solidale , anche a suon di ricorsi e battaglie giudiziarie.

Non è passato infatti molto tempo dal conflitto aperto che ha opposto il Centro di servizio Sardegna Solidale al Comitato di gestione del Csv riguardo la gestione stessa del centro. Una lotta intestina che ha portato allo stand by di tutte le attività istituzionali dei Csv in Regione, a un clima decisamente teso all’interno dell’ambiente e, soprattutto, a un generale stato di impasse delle attività sul territorio. La vicenda è nota. In Sardegna esisteva un unico Centro servizi, il Csv Sardegna Solidale. Nel 2006 si insedia il comitato di gestione (Co.Ge), composto da rappresentanti designati in maniera proporzionale dagli investitori, cioè Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Consiglio delle Autonomie locali  Presidente della Regione, ministero della Solidarietà sociale e Assemblea regionale del volontariato, e comincia a mettere in discussione un equilibrio interno durato anni.

Il Co.Ge infatti propone lo smembramento del Csv in tre unità operative, con l’obiettivo dichiarato di realizzare «una maggiore collocazione sul territorio».  Il 16 luglio 2007 il Comitato approva la delibera di cancellazione del Csv Sardegna Solidale, provocando una reazione immediata e violenta. Sardegna Solidale si oppone e risponde e risponde accusando il Co.Ge di «lottizzare» politicamente i Csv, con la scusa di promuovere concorrenza o competitività. Il 30 giugno 2007, in occasione dell’Assemblea regionale del volontariato, Csv Sardegna Solidale ottiene l’appoggio del presidente della Regione, Renato Soru, favorevole al mantenimento di un unico Csv, «in coerenza con le tendenze istituzionali volte a integrare e amalgamare risorse, energie e territori».

Ma non è finita. Il Co.Ge non ci sta, e come da programma i procede alla pubblicazione di un bando per l’affidamento della gestione dei tre Csv territoriali. Sardegna Solidale a sua volta ricorre al Tar, sottolinea la scarsa trasparenza nel bando e si rifiuta di parteciparvi. Il Tar da ragione a Sardegna Solidale  e sospende la gara bandita dal comitato di gestione dei fondi al volontariato.  Esulta Sardegna Solidale , annuncia un ricorso al Consiglio di Stato il Coge. Ma la disfatta è dietro l’angolo.  Il Consiglio di Stato conferma la decisione del Tar Sardegna e respinge il ricorso:Il CSV Sardegna Solidale rimane in piedi.

Dopo circa tre anni di battaglie civile e di contenzioso giudiziario il mondo del volontariato sardo esulta e chiude la partita.  Si riparte dopo l’interruzione forzata.

Nel corso dell’incontro che si è tenuto a Tempio è stata presentata la situazione del volontariato in Sardegna sulla base dei dati risultanti dall’ultima indagine compiuta dal CSV.  Questi i punti salienti. In Sardegna sono state censite 1601 associazioni di volontariato. A Cagliari città la maggiore concentrazione di Associazioni, 365. Tempio ne conta 13. Quarantamila i volontari attivi, 60.000 quelli occasioni, 190.000 gli iscritti. La Sardegna si colloca al primo posto in Italia rispetto alla popolazione residente.

I settori di intervento sono quello sociale , socio assistenziale e sanitario, sempre più assorbito all’interno delle politiche delle amministrazioni, quello culturale , dei diritti civili e dell’advocacy, dell’ambiente e della protezione civile. I volontari regalano al prossimo una cifra pari a  10.000.000 di ore nell’arco di un anno. Tra i maggiori bisogni espressi dalle Associazioni, avere una sede idonea, un maggior numero di volontari, più finanziamenti e una più considerevole partecipazione da parte dei giovani. Nell’occasione è stato presentato il Bando per la Progettazione Sociale. 859.000 euro recuperati  e pronti ad essere impegnati in progetti utili per il territorio. Un occasione da non perdere in scadenza per il 30 settembre. In chiusura è stato illustrato anche  il Piano di formazione e aggiornamento dei volontari ” promosso dal CSV Sardegna Solidale. Ai nostri microfoni il Presidente Gian Piero Farru.