Si è tenuta ieri mattina, venerdì 20 gennaio presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Tempio Pausania, la conferenza stampa voluta dall’Amministrazione comunale per presentare l’ingresso della Città di Pietra nella rete dei ‘Borghi più belli d’Italia’.
Assieme al sindaco Gianni Addis e all’assessore al Turismo Elizabeth Vargiu, hanno preso parte alla conferenza anche l’assessore alla Cultura della Regione Sardegna Andrea Biancareddu, il presidente regionale dell’ANCI Emiliano Deiana e Franco Cuccureddu, membro del Consiglio direttivo e coordinatore regionale dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”. Presenti, inoltre, tutti i componenti della Giunta e i consiglieri di maggioranza.
Lo scorso 9 gennaio, dopo un iter di candidatura avviato dalla Giunta guidata dal sindaco Addis nove mesi fa, il Comune di Tempio Pausania è stato ufficialmente accolto nell’associazione nazionale “I Borghi più belli d’Italia”, che riunisce in un circuito turistico di eccellenza Comuni che si distinguono per l’alta qualità dell’accoglienza turistica, della manutenzione e dello sviluppo. Un riconoscimento prestigioso per il capoluogo gallurese e per il suo ricco patrimonio architettonico, storico, artistico e paesaggistico, ma anche un prezioso strumento di promozione e valorizzazione che permetterà all’antica Città di Pietra di fruire delle tante e importanti opportunità e iniziative che l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” porta avanti da oltre 20 anni in Italia e all’estero per promuovere le bellezze dei centri minori italiani e ampliare la loro visibilità nel mercato turistico nazionale e internazionale. Un marchio culturale e turistico riconosciuto a livello internazionale, considerato anche come un importante indicatore del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
“Siamo molto orgogliosi di questo importante riconoscimento – ha dichiarato il sindaco Gianni Addis nel suo intervento – ed è nostra intenzione cogliere tutte le occasioni che potrà offrirci far parte della rete dei Borghi, un vero e proprio circuito virtuoso grazie al quale realtà come la nostra hanno possibilità di interagire, confrontarsi e crescere”.
“Crediamo nella capacità dei piccoli centri di generare economia e sviluppo sostenibile come possono confermare anche i tanti progetti di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti in questi anni – ha sottolineato il primo cittadino tempiese – per i quali intendiamo continuare ad investire in modo sempre più consistente.”
“Vogliamo mettere a frutto in modo sostenibile il grande patrimonio della nostra Città – ha concluso il Sindaco – anche attraverso un recupero mirato del centro storico, in senso urbanistico e abitativo, attraverso il quale generare un turismo di ritorno ma anche divenire accoglienti e attrattivi per i nuovi modelli di lavoro digitali e per gli smart worker d’Italia e d’Europa”.
“Abbiamo dedicato un grande impegno alla candidatura di Tempio alla rete dei Borghi più belli d’Italia perché condividiamo i valori e gli obbiettivi dell’Associazione – ha sottolineato l’assessore al Turismo Vargiu – ma siamo consapevoli che questo riconoscimento che ci inserisce in un circuito turistico di eccellenze italiane non è un punto di arrivo, ma di partenza, di un percorso di valorizzazione, di obiettivi di qualità da raggiungere assieme alla Città e a tutti i nostri concittadini”.
A proposito del recente incontro organizzato dall’Associazione dei Borghi a Roma, presso la Camera dei Deputati, nel corso del quale sono stati ufficialmente presentati i 14 nuovi borghi ammessi quest’anno, tra cui Tempio, l’assessore Vargiu ha messo in evidenza come tutti gli amministratori presenti abbiano espresso un comune e profondo sentimento di appartenenza e orgoglio nel recuperare, difendere e valorizzare gli straordinari patrimoni dei piccoli centri storici che rappresentano le bellezze spesso sconosciute del nostro Paese.
Il “turismo delle radici”, che costituisce uno dei valori primari della rete dei Borghi più belli d’Italia, – ha spiegato il rappresentante dell’omonima Associazione Franco Cuccureddu anche per rispondere alle critiche di alcuni che hanno colto una valenza negativa e limitativa nel termine ‘borgo’ – non è semplicemente un’operazione a carattere turistico-culturale ma uno strumento strategico che consente alle amministrazioni locali che fanno parte della rete dei piccoli centri e alle aree interne di ricevere un sostegno concreto, con investimenti mirati, di creare lavoro, benessere per le comunità residenti e particolarmente per le giovani generazioni.
Ri-partire dai borghi, dalle comunità che li abitano e dai valori mantenuti vivi dalla forza delle tradizioni, può offrire ai territori periferici, anche quelli meno facilmente raggiungibili o montani come Tempio, ritenuti spesso socialmente emarginati sociale e inferiori, un’occasione di sviluppo da non perdere, che considera il borgo come un nuovo modello di sviluppo sostenibile e solidale.
Proprio per questo, per poter diventare Borgo più bello d’Italia è necessario possedere oltre 72 requisiti.
Nel suo intervento il presidente regionale dell’ANCI Emiliano Deiana, l’ente nell’ambito del quale è nato il progetto “I Borghi più belli d’Italia”, si è soffermato sul valore identitario del borgo, che custodisce l’eredità che le generazioni e le amministrazioni passate lasciano alle generazioni e alle amministrazioni successive, a cui spetta il compito di continuare a difenderlo, custodirlo e valorizzarlo. In un mondo iperconnesso la capacità di fare rete come ha fatto ora Tempio entrando nella rete dei borghi più belli d’Italia, porterà benefici non solo alla Città ma all’intera Gallura.
La conferenza si è conclusa con il contributo dell’assessore regionale Andrea Biancareddu che si è soffermato su due temi oggi particolarmente importanti: rigenerazione urbana e qualità della vita, due aspetti fondamentali per un vivere sostenibile. Non è un caso che proprio dai piccolo centri della Sardegna, terra antica di tradizioni millenarie, arrivi il maggior numero di candidature a Borghi più belli d’Italia.
L’assessore, nel ricordare con orgoglio e convinzione che la Regione Sardegna tanto sta investendo per la valorizzazione e la salvaguardia dell’autenticità dei piccoli centri, sottolinea come la qualità della vita dipenda dalla presenza indispensabile dei servizi alla persona, importanti per le comunità residenti ma anche per i visitatori e i turisti. E Tempio, ricorda l’assessore Biancareddu, questi servizi li possiede anche se, alcuni, con grandi difficoltà: un valore aggiunto inestimabile al quale non vuole e non deve rinunciare e che assieme al fascino del centro storico e alla bellezza del suo patrimonio architettonico, storico, artistico e ambientale l’hanno ora portata ad essere riconosciuta ovunque come uno dei Borghi più belli d’Italia.