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La produzione discografica

 

Le incisioni discografiche, pubblicate su etichetta HMV (HIS MASTER’S VOICE)      e il marchio statunitense VICTROLA, offrono un’ulteriore valore aggiunto alla già brillante carriera del De Muro. In base alle informazioni tratte dalla pubblicazione realizzata da Antonino Defraia, che pubblicò un’antologia discografica del tenore tempiese dal titolo: “Il Mito dell’Opera – Bernardo De Muro”, le prime incisioni risalgono al 1912 e comprendono alcune arie tratte da Folco di Isabeau e da Andrea Chenier. Nel 1917 invece si dedicò alla registrazione dei più noti motivi verdiani del Trovatore, dell’Aida e di Otello. A proposito di quest’ultima opera bisognerebbe aggiungere che De Muro non la volle mai eseguire in pubblico, nonostante le sue interpretazioni furono giudicate dai critici di grande rilievo, perché, come egli stesso confessò, si sarebbe sentito ridicolo ad esibirsi in teatro e pronunciare certe frasi del testo adatte ad un uomo alto e robusto. La serie delle incisioni discografiche di De Muro si conclusero fra gli anni 1920 e 1928, con le registrazioni di altri brani celebri tratti da Carmen e La Fanciulla del West.