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La Sardegna verso l’Unesco | L’incontro a Cagliari del 14 novembre

Continua il percorso verso l’Unesco del patrimonio archeologico sardo.

Questa mattina, su invito del presidente dell’associazione La Sardegna verso l’Unesco, Pierpaolo Vargiu, ho partecipato insieme all’assessore al Patrimonio Paolo Cossu e al dirigente del Settore Tecnico, l’ing. Gianpietro Oggiano, a un incontro a Cagliari presso i locali della Regione Sardegna, in cui si sono argomentati diversi aspetti – fra cui i contenuti del Piano di gestione che deve accompagnare il dossier di candidatura – relativi alla proposta dei numerosi siti archeologici sardi quali candidati all’ingresso fra i patrimoni Unesco.

È stato analizzato nel dettaglio un ampio spettro di elementi tecnici legati allo stato attuale dei siti gestiti, nei loro punti di forza e nelle loro criticità, al loro sviluppo futuro e alle opportunità sul piano economico nella prospettiva di un’innovazione e una diversificazione della proposta turistica, con un rilevante potenziamento dell’offerta culturale-archeologica.

La candidatura avanzata dalla nostra Città, quella del Nuraghe Majori, è valsa da esempio per uno dei criteri valutativi dell’Unesco, rappresentato dalla qualità dell’ambiente circostante i siti: l’Amministrazione ha messo in evidenza la condizione di vantaggio del nostro sito, posizionato in un’area non interessata da particolari pressioni di tipo urbanistico, ma circondata anzi dalla natura boschiva tipica della Gallura, e in grado di soddisfare i requisiti di appetibilità turistica legati al contesto paesaggistico del sito.

Il processo di candidatura dei nostri beni archeologici non è una mera ambizione al prestigio, ma una concreta occasione di sviluppo: fra gli obiettivi principali del percorso verso l’Unesco vi è la crescita del valore percepito e dell’attrattività dell’offerta, tesa a generare domanda e favorire nuove dinamiche occupazionali legate ai settori del turismo culturale, dell’eno-gastronomia, dell’artigianato, della comunicazione, della progettazione e del restauro.

A tal fine sono state illustrate oggi alcune direttrici strategiche tese a migliorare e arricchire la fruibilità dei siti, creare e diffondere un’immagine unitaria e coordinata da standard gestionali precisi e condivisi, attuare azioni efficaci di promozione anche attraverso l’uso delle moderne piattaforme di comunicazione, sia tramite l’aggiornamento delle necessarie competenze delle imprese culturali e di quelle tecniche e amministrative da parte degli enti territoriali, sia mediante la costituzione di un Soggetto di rete che coinvolga i principali stakeholder e sostenitori (Regione Sardegna in primis) e che definisca e concordi il Piano di Gestione della rete.

Il Sindaco

Gianni Addis