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Note sul nuovo regolamento del “Carnevale tempiese”

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

 

Cari concittadini, in questi giorni abbiamo letto e sentito opinioni e interpretazioni, anche veementi, su idee e ipotesi progettuali al vaglio della nostra amministrazione in relazione al “Carnevale tempiese”, manifestazione che senza dubbio è uno degli eventi più importanti per la città, riconosciuta e sostenuta non solo dagli enti del nostro territorio, ma anche dalla Regione Sardegna e dal Ministero della Cultura.

Il Carnevale è un argomento che sta a cuore a tutta la comunità, e la partecipazione di tanti ad un dibattito, per quanto questo si stia sviluppando quasi totalmente sulla piazza virtuale della rete, ne è la dimostrazione più tangibile.

In considerazione del fatto che tutto probabilmente nasce da quanto recentemente portato all’attenzione del Consiglio comunale nella seduta del 28 luglio scorso – che tra i punti all’ordine del giorno è stato chiamato anche a votare la ratifica dell’approvazione del regolamento per l’organizzazione del Carnevale tempiese – la Giunta ed io riteniamo utile estendere alla comunità intera quanto discusso in aula di Consiglio, anche al fine di non alimentare giudizi o interpretazioni errati.

Contrariamente a quanto si sta diffondendo, ritengo di dover precisare che la nuova versione del regolamento per l’organizzazione del Carnevale tempiese non stravolge in alcun modo l’assetto storico della manifestazione.

Le sfilate si terranno come di consueto nella settimana che precede la quaresima: il giovedì grasso, la domenica, la sfilata dei bambini dl lunedì e la sfilata conclusiva del martedì.

Molto probabilmente, come tutti ci auguriamo, le cose torneranno pian piano alla normalità e, se sarà possibile, la domenica precedente la “sei giorni” ci piacerebbe accogliere in città una rassegna dei carnevali etnici della Sardegna, ma naturalmente, con la pandemia in corso, al momento si tratta solo di progetti, che potrebbero però rivelarsi un’occasione rilevante per far convergere ancora l’attenzione su Tempio e arricchire l’offerta culturale della nostra città.

Vorrei, inoltre, chiarire che l’apparente incongruenza temporale che ci porta a parlare di carnevale in piena estate, e quindi ben lontano dall’appuntamento invernale rende, in realtà, conto di un processo di pianificazione delle attività che l’amministrazione sta ponendo in atto già dalla fine dello scorso anno.

Parlare del Carnevale oggi è il modo migliore per poter, come tutti speriamo e se la pandemia lo consentirà, realizzare l’evento che quest’anno abbiamo dovuto annullare.

Aderire oggi alle richieste e esigenze di una manifestazione che ogni anno cresce e diventa sempre più complessa e importante per Tempio e il territorio, non è un diversivo che distoglie le nostre attenzioni dalle grandi emergenze e criticità della nostra città – la sanità, la giustizia, la lotta alla povertà, l’assistenza alle famiglie bisognose, il Compendio di Rinaggiu, i lavori pubblici e il decoro urbano – sempre al centro delle nostre cure e preoccupazioni.

Al contrario, pianificare è la sola via per operare con serietà e consapevolezza.

Il carnevale a Tempio non è un argomento frivolo, anzi. È motivo di grande orgoglio, ed è anche una risorsa economica che tutti aspettiamo, una fonte di reddito per molte famiglie e per molte attività commerciali cittadine, come ha ben ricordato l’assessore Vargiu presentando l’argomento al Consiglio, che arriva alla fine dell’inverno, nel momento in cui molti sono in “affanno”, e che porta in città una importante ricaduta economica.

Di questo l’amministrazione è pienamente consapevole, così come ne sono consapevoli i responsabili dei gruppi storici del carnevale (carrascialai) che lavorano tutto l’anno perché la “macchina” del Carnevale funzioni al meglio.

Ci tengo particolarmente a sottolineare che la revisione della normativa, che risolve alcune criticità della vecchia procedura già emerse nel corso degli anni, è frutto di un lavoro collegiale. Infatti il nuovo regolamento è stato redatto proprio tenendo conto del contributo e della competenza offerti da tutte le parti interessate all’argomento – i componenti della Commissione Cultura e Spettacolo, i “carrascialai”, il direttore artistico della manifestazione, gli imprenditori – e la sua approvazione è stata ratificata dal Consiglio a stragrande maggioranza, con un solo voto contrario.

Il Sindaco
Gianni Addis